Lo spirito di solidarietà del Friuli

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  Dopo la tempesta, potente, imprevista, sconvolgente, la classica quiete, che sa di beffa. Il sole, il silenzio, il rumore di chi spala fango, di chi si è attivato senza battere ciglio per aiutare. Subito. Solidarietà. Così è stato nei periodi delle grandi tragedie e drammi che hanno colpito questa piccola fetta di terra d'Europa. Che ha conosciuto due guerre mondiali, con il Friuli non spettatore, ma suo malgrado, attore. Così è stato con eventi diabolici, come la tragedia del Vajont, così come è stato con il terremoto del 1976. Una terra che non cerca di compiacersi, che non ha bisogno di sentirsi dire quanto siamo bravi o più fighi o meno fighi degli altri. Si va oltre, si va avanti, insieme. Il dolore delle vite sottratte cinicamente da questo mondo è e rimarrà vivo, ma la forza di rialzarsi in breve tempo, senza perdere tempo in giustificati lamenti, che questa terra continua a dimostrare, generazione dopo generazione, è più unica che rara. Il sole splende lì dove una frana h...

Perché in Italia si scrive che la May ha sfidato l’Arabia sul velo, quando in Inghilterra non si parla di alcuna sfida?





In Itala i i principali quotidiani online hanno dato un gran risalto ad un fatto, che nei giornali inglesi disponibili in rete è una non notizia, quando va bene, perché si fatica a trovarne traccia e quando questa traccia emerge il tutto viene presentato senza toni di eroismo o di sfida. Mi riferisco al fatto che la premier inglese una volta giunta nei Paesi Arabi, non ha indossato il velo. Gesto che conosce dei precedenti. Occorre premettere come prima cosa che se è vero che in Arabia Saudita vi è un codice di abbigliamento conservatore e restrittivo nei luoghi pubblici con diverse limitazioni, pesanti, che minano i diritti delle donne, è altrettanto vero che i visitatori stranieri possono non seguire in modo rigido il protocollo. Ed infatti, come già ricordato, vi sono già stati due precedenti. Dalle verifiche che ho fatto nei principali siti d'informazione inglesi, non si parla di sfida, di nessun eroismo. Al massimo quello che viene evidenziato è che lei ha voluto dimostrare che anche le donne possono essere indipendenti, ma senza forzare la mano sul concetto di sfida. Si riportano alcune dichiarazioni della premier, la quale afferma che le persone devono vederla come una leader donna, e che anche le donne possono raggiungere posizioni significative, certo, con i pantaloni però. Visto che quelli li ha indossati, come vorrebbe il protocollo...

Marco Barone

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