Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

Immagine
  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

Perché in Italia si scrive che la May ha sfidato l’Arabia sul velo, quando in Inghilterra non si parla di alcuna sfida?





In Itala i i principali quotidiani online hanno dato un gran risalto ad un fatto, che nei giornali inglesi disponibili in rete è una non notizia, quando va bene, perché si fatica a trovarne traccia e quando questa traccia emerge il tutto viene presentato senza toni di eroismo o di sfida. Mi riferisco al fatto che la premier inglese una volta giunta nei Paesi Arabi, non ha indossato il velo. Gesto che conosce dei precedenti. Occorre premettere come prima cosa che se è vero che in Arabia Saudita vi è un codice di abbigliamento conservatore e restrittivo nei luoghi pubblici con diverse limitazioni, pesanti, che minano i diritti delle donne, è altrettanto vero che i visitatori stranieri possono non seguire in modo rigido il protocollo. Ed infatti, come già ricordato, vi sono già stati due precedenti. Dalle verifiche che ho fatto nei principali siti d'informazione inglesi, non si parla di sfida, di nessun eroismo. Al massimo quello che viene evidenziato è che lei ha voluto dimostrare che anche le donne possono essere indipendenti, ma senza forzare la mano sul concetto di sfida. Si riportano alcune dichiarazioni della premier, la quale afferma che le persone devono vederla come una leader donna, e che anche le donne possono raggiungere posizioni significative, certo, con i pantaloni però. Visto che quelli li ha indossati, come vorrebbe il protocollo...

Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Quale la città più bella tra Udine e Trieste?