La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

Dal trio Saba, Svevo Joyce a Trieste, passando per Matos a Zagabria e Dalla a Bologna

Nella indimenticabile disperato erotico stomp, cantava Lucio " Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino mi guarda con la faccia un po' stravolta e mi dice: "Sono di Berlino".  

Bologna città a dimensione umana, ma nello stesso tempo città multiculturale, e cosmopolita, che vorrebbe essere metropoli nel suo essere grande paese e non è mica una offesa ciò. Nel centro di Bologna a pochi passi dalla grande incompiuta, la Basilica di San Petronio, per un breve periodo è stato possibile vedere la statua in bronzo dedicata all'amico Lucio. Lui con il suo tipico stile, braccio disteso, sorridente e con in mano un sacchetto aperto. Non so perché, diciamo così, ma in mente mi viene una di quelle pubblicità che si possono vedere in TV che sponsorizzano una nota marca di patatine. Chissà cosa avrebbe detto Lucio di quella statua. Oggetto di culto virtuale, con i canonici ed immancabili selfie. Anche un cane era seduto vicino a Lucio. Forse aspettava che la statua prendesse vita? e che Lucio offrisse al grande e possente cane nero una patatina? E non voleva andare via quel cane al richiamo del padrone. E pensi alla prima volta che hai incontrato Lucio a Bologna. D'altronde tutti quelli che hanno vissuto a Bologna racconteranno quella volta che hanno visto Lucio Dalla per le sue strade, o Gianni Morandi o Francesco Guccini. 
Non è difficile entrare in qualche trattoria tipica e vedere foto con Lucio o Gianni o Francesco. Li chiamo per nome, con tale confidenza, perché è come averli conosciuti di persona nella Bologna che vive tanto di ricordi e fatica ad accettare il nuovo corso moderno che ne stravolge l'autenticità nell'austerità dei diritti sociali, nella globalizzazione che ammazza ogni dissenso. 
Camminava pensoso quella sera d'inverno Lucio nella vicina Piazza Santo Stefano. E se non ricordo male portava a spasso un piccolissimo cane. Pensoso come come James Joyce sul Ponterosso in via Roma a Trieste, e seduto sulla panchina come Antun Gustav Matos  lungo il viale Strossmayer a Zagabria. Esiste oramai una "moda" dedicare ai grandi della propria città, con l'intento di immortalarli attraverso la fisicità nel secolo dell'universo virtuale, una statua a dimensione umana, in una posizione tipica di quel personaggio, tra chi fuma la pipa, come Saba a Trieste e chi intento a fare altro, o semplicemente fermo a guardare, come Svevo sempre a Trieste. Non ho conosciuto Lucio, ma lui seduto sulla panchina, sorridente, sicuramente accogliente, con quel sacchetto aperto mi lascia a dir poco perplesso, come perplesso era quel cane, che attendeva, invano, del cibo,forse, che non arriverà. Forse è un bene che quella statua con la panchina sia sparita, anche se pare che una copia sia in lavorazione. Vedremo.
Marco Barone  @ilKontrastivo

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

L'italiano esodato... da Cherso