Ancora una volta colpito il cippo di Peteano da mano ignota fascista? Atto da condannare nell'attesa della posa di una nuova targa che ne ricordi la matrice fascista

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Per la seconda volta e nel mese di luglio, una o più mani ignote, hanno imbrattato con della vernice il cippo di Peteano dedicato a  Franco DONGIOVANNI, Carabiniere, Antonio FERRARO, Brigadiere C.C., Donato POVEROMO, Carabiniere Scelto.  Vittime del terrorismo neofascista con la complicità di un sistema corrotto che ha prodotto depistaggi e insabbiamenti per lungo corso. Le domande che sorgono sono varie, perchè si colpisce sempre nello stesso periodo? Sarà qualche vacanziero di passaggio o di ritorno in queste terre nel mese di luglio? C'è qualche messaggio politico? Sicuramente non lo si colpisce per diletto o perchè non si ha nulla da fare. E la matrice è  politica e l'origine potrebbe essere fascista? Probabilmente sì, perchè tanto il contesto politico europeo e globale che il senso di quell'imbrattamento potrebbero indurre a far pensare ciò. Si è imbrattata la memoria di vittime di un attentato fascista. Ci è voluto del tempo, tanto, per ripulirlo dopo il primo imbr...

Danubio ed Isonzo, due meraviglie della natura, che continuano ad inghiottire migranti

 
L'Isonzo, dicono, ha i colori più belli del mondo. Sicuramente ha dei colori di una intensità unica. Verde. Quel verde speranza che si è nascosto durante il cataclisma della grande guerra, lasciando spazio al rosso denso sangue. Quel verde speranza che è stato fugace quando due migranti sono stati inghiottiti dalle sue acque. Bello impossibile da non toccare. Correnti improvvise, piene improvvise. Un secondo, e non ci sei più. 
Così come accaduto con il Danubio. Fiume maestoso, imperiale, i cui colori variano, dal blu, al marrone che ricorda il Tamigi che attraversa la cosmopolita Londra. Nei tempi dell'Impero si viveva tutti insieme, diverse religioni, diversi popoli, diversi in tutto ma uniti. Poi, quella firma, dopo l'attentato di Sarajevo, il massacro compiuto contro la povera Serbia, ed inizierà l'effetto domino che spalancherà le porte ai peggiori nazionalismi, e sarà guerra mondiale. Profughi nel corso della storia vi sono sempre stati. E' un fattore sociale, umano, inevitabile, sistemico, strutturale. Ogni epoca ha conosciuto il suo dramma dei profughi. Non siamo tutti uguali sotto il cielo, non siamo tutti uguali sul Danubio o sull'Isonzo. Reticolati, muri, campi profughi da quinto mondo, militarizzazioni dei confini, e ritorno dei confini. Collassa l'Europa, scudo contro i nazionalismi, cancro della società. Collassa l'umanità. E ritornano i razzismi, mai domati, e ritornano i nazismi e fascismi, mai pienamente sconfitti, e ritornano le barbarie, le crociate, le cercate guerre di religione, che hanno come scopo solo quello di preservare un niente rispetto a quel tutto che è l'essere umano. Oltre 7 miliardi siamo in questo mondo. Potrai chiuderti quanto vorrai, ne morirà, uno, ne moriranno cento, ne moriranno milioni, ma non potrai fermare miliardi di persone. Nessun muro potrà resistere. I muri esistono per crollare, e crolleranno. Ma, in questo momento, si continua a morire, ora è il turno del Danubio, lo si attraversa a nuoto.  
Disperati in cerca di un mondo senza confini.

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