La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Quo vado? Un Film che volendo o non volendo sostiene le riforme di Renzi sulla PA e Senato



E' il film dei record, quello italiano più visto in Italia, incassi record, comicità a non finire, la canzone contro la prima repubblica che è sempre in onda nelle principali radio ecc ecc. "Quo vado?" un film dove si ride di se stessi, o meglio di quella che è stata l'Italia, in parte, per lungo tempo. Ma un film che casualmente arriva nell'anno delle due grandi riforme. Quella che rivoluzionerà la Pubblica Amministrazione, che inciderà profondamente sulle questioni della vita ordinaria dei lavoratori, dalla valutazione, premialità, performance, all'ennesima riformulazione dei procedimenti disciplinari, alle assenze per malattia, ai super poteri dati ai Dirigenti.  Che, guarda caso, sono i vari punti che si affrontano nel film.
E quella che comporterà la fine del Senato con tutte le conseguenze che ne deriveranno in termini di minore democrazia e maggiore decisionismo, in un Paese ove le Leggi ultimamente le scrive solo il Governo. Volendo o non volendo, quel film si presta a sostenere queste due riforme Istituzionali? Visto che quella che si critica con gran forza è la Pubblica Amministrazione ed il sistema del Senato? A pensar male a vole si prende, come insegna un motto proprio della defunta Prima Repubblica.


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