Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Scuola: in prov.Gorizia inviata richiesta di informazioni su esposizione di simboli della cristianità





I fondamentalismi sono un male. Di qualsiasi religione essi siano. Ora, dopo il caso di Rozzano, su cui sono già intervenuto con una riflessione a sostegno dell'abolizione de canti religiosi natalizi, si apprende che in FVG, "Il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, ha inviato a tutti i dirigenti degli istituti comprensivi della provincia di Gorizia una richiesta di informazioni sull'esposizione di simboli della cristianità e su eventi promossi in occasione delle imminenti festività natalizie. A ogni istituto comprensivo - specifica Ziberna - fanno riferimento scuole di diverso ordine e grado: quelle dell'infanzia (asili), primarie (elementari), secondarie di primo grado (medie). Vorrei sapere - aggiunge Ziberna - se ci sono scuole dove siano stati rimossi (ammesso che ciò sia accaduto) simboli della tradizione cristiana (crocifissi, presepi, immagini sacre) e se qualcuno intenda rinunciare a organizzare spettacoli di fine anno perché riferiti al Natale. Tutto ciò - conclude Ziberna - per promuovere eventualmente un'audizione in VI Commissione consiliare con i dirigenti che dovessero aver assunto queste decisioni."
Follia pura. Ma come può essere accettata tale ingerenza nella gestione della vita scolastica? Addirittura prevedendo una specifica audizione che pare avere carattere inquisitorio?  E' auspicabile una presa di posizione da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale del FVG. In Italia la religione di Stato non esiste più. Per dispiacere di qualcuno, certo, ma questo qualcuno se ne dovrà fare una santa laica ragione. 

pubblicato per Tecnica della Scuola 

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