A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

Immagine
Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

In FVG parte la battuta di caccia all'asparago



Il Friuli Venezia Giulia non è solo la terra del vino, o dei vini, dei prosciutti e di una infinità di delizie, ma anche dell'asparago. Una passione così diffusa, così innata, così viva, che al sorgere della primavera è praticamente impossibile non sentire, anche casualmente, di una passeggiata fatta per raccogliere asparagi. Talmente diffusa che nel 2013 la Regione Fvg ha dovuto ricordare che “la raccolta di flora edule (ovvero piante che si possono mangiare) è regolamentata dalla legge regionale 9/2007, che stabilisce i quantitativi giornalieri permessi per le varie tipologie di piante per le quali è consentita la raccolta delle parti commestibili. Nella provincia di Gorizia sono 19 i generi per cui è permessa la raccolta di un chilogrammo al giorno a persona. A tal riguardo ricordiamo i germogli di luppolo (urtissoni o bruscandoli), l'asparago selvatico, l'aglio orsino, il pungitopo, il tamaro. Per altre specie la raccolta è consentita fino al limite di tre chilogrammi al giorno a persona. Rientrano in questa categoria sette generi tra cui gli stringoli (sclopit o sciopettini), il tarassaco (tale o radisela), l'ortica od il sambuco”. 
Ma è anche una raccolta che oltre al fascino, unico, di essere immersi in piena natura, nel vivo e grezzo Carso, è pure connotata da alcuni rischi. 
Come la puntura di zecca, ed infatti, esiste anche una sorta di abbigliamento suggerito, rigorosamente chiaro. Ma non è l'unico. Mi è giunta notizia che sul Carso sopra Selz di Ronchi sono state avvistate non una ma ben due vipere già in questo fine marzo 2015, durante una battuta di "caccia all'asparago". Insomma la raccolta dell'asparago resta in FVG una tradizione viva, e non è raro incontrare persone con un mucchio di asparagi in mano e stringerlo in alto come trofeo, per non parlare delle “gare”, a chi ne raccoglie di più o di meno, a chi se lo fa soffiare sotto il naso, per poi condividere tutti insieme un pranzo od una cena con il frutto selvaggio di questa affascinante ma anche, a volte, rischiosa avventura.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

L'italiano esodato... da Cherso