Chiamare ancora oggi Ronchi "dei Legionari" sarebbe come chiamare Latina, Littoria

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Come è risaputo dal 1925, la città di Ronchi di Monfalcone, ha visto mutare il proprio nome in Ronchi dei Legionari, per la precisione il 2 novembre del 1925 con il Regio Decreto firmato da Rocco pubblicato nella G.U n° 283 del 5 dicembre 1925. Quest'anno pertanto ricorrono ben cent'anni da questa ricorrenza dovuta all'omaggio voluto dal fascismo per celebrare la presa di Fiume da parte di D'Annunzio che partì casualmente da Ronchi dopo aver dormito per qualche ora in una dimora nella vecchia via di Trieste. E come è ben risaputo nessun cittadino di Ronchi partecipò a quell’atto eversivo che ha subito la città di Fiume per 500 giorni con tutte le conseguenze che ne derivarono per i fiumani che nel 1924 scivolarono anche grazie a quel fatto storico e politico sotto il fascismo. Continuare a chiamare Ronchi "dei Legionari" come se appartenesse a chi mai ha appartenuto nel corso della sua storia, minandosi pertanto ogni identità storica del territorio, sarebbe co...

Trieste underground, il sottopassaggio di Piazza della Libertà ed oltre 7 milioni di visite nella pubblicità Boss Orange

Note balcaniche, a volte lamenti di povertà, oscenità fuggenti, passi spediti, pensieri silenti. Il sottopassaggio di Piazza della Libertà di Trieste, è, indubbiamente, il primo luogo che si attraversa quando si giunge in città con il treno od a volte con il bus. Un luogo lungo qualche decina di metri, con quattro ingressi , con diversi e bellissimi manifesti che ricordano nel tempo che il conflitto sociale resiste, od adesivi e colori liberty cancellati da quella ripulitura muraria che segna la battaglia tra vandalismo, che nulla ha da condividere con l'arte muraria, e inciviltà, il cui unico effetto è quello di rendere quel luogo ancora più immobile nel tempo.

Trieste underground. In quel luogo tra miti e leggende, tra arte di strada e follia umana, Trieste si presenta con la sua veste metropolitana, perché quel luogo, per il fascino che raccoglie tra le piastrelle e gli scalini, l'ombra e la luce opaca, conduce la mente nell'atmosfera di una metropoli tra pennelli occidentali e colori orientali. 
Sì è vero, è alquanto degradato, ma non è un degrado negativo, che induce al pieno pessimismo, è un degrado che poeticamente cattura ogni ispirazione. Così è stato per il noto spot pubblicitario BOSS Orange Eyewear - Discover the city on foot  il quale ad oggi  vanta oltre  7 milioni di visitatori. 

Cioè 7 milioni di persone che hanno potuto vedere il sottopassaggio di Piazza della Libertà di Trieste, la Trieste metropolitana. Muri e piastrelle, valigie e sogni, ben potrebbero essere accolti dal graffitismo metropolitano. Muri che  ben si presterebbero a questo tipo di arte, costi minimi per l'amministrazione comunale, benefici tanti per una città che guarda al nuovo secolo con speranza, nonostante tutto.
Trieste underground, se pol.
Marco Barone

note: immagini tratte dalla pubblicità BOSS Orange Eyewear - Discover the city on foot

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