Il mondo gattopardiano dopo il coronavirus

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C'è stato un tempo sconvolgente che sembrava non finire più. Sembrava che il mondo perduto non sarebbe più potuto tornare. Sembrava tutto. E invece, non è cambiato niente. Dopo settimane di bombardamenti mediatici ai limiti del terrorismo psicologico su come ci si dovesse comportare per evitare di essere contagiati dal cornoavirus e non incorrere nella covid19, sembraba impensabile pensare che il post coronavirus, potesse essere come il prima. Nulla sarà come prima, si diceva. Ci sarà un prima coronavirus, un dopo coronavirus. Si ripeteva.  La stretta di mano sembrava essere destinata all'estinzione, gli abbracci, essere ridotti al minimo, il baciarsi sulla guancia, due, tre volte, all'italiana, a rischio estinzione come i dinosauri, e che dire della distanza di sicurezza sociale di almeno un metro? Si temeva che questo potesse essere il modo tipico delle relazioni "aosciali".  Si pensava che potesse derivarne l'Italia dei balconi di D'Annunzio e Mussol...

Trieste: la statua di Massimiliano d'Austria ed i simboli della massoneria



In questi giorni,a Trieste, si ricordano i 150 anni della partenza di Massimiliano d'Asburgo per il Messico. Nel 1863, nel mese di ottobre, ricevette, nel bellissimo Castello di Miramare, una delegazione di nobili messicani, con a capo Gutiérrez de Estrada, che aveva lo scopo di offrire a Massimiliano la corona del Messico con l'assenso determinante di Napoleone III.
Il 14 aprile del 1864, insieme a Carlotta, partirà per il Messico dove arriverà dopo circa quattordici giorni di viaggio e solo tre anni dopo, il 19 giugno 1867, verrà fucilato per ordine di Benito Juàrez. A quanto pare Juàrez venne severamente rimproverato dalla massoneria per quella fucilazione perchè non venne rispettata l'affiliazione del “fratello” ed imperatore Massimiliano, In Piazza Venezia, a Trieste, esiste una imponente statua dedicata a Massimiliano d'Asburgo, inaugurata alla presenza dell'imperatore Francesco Giuseppe.
E' interessante notare ed osservare come su uno dei lati della statua  vi sono simboli che ben ricordano l'affiliazione massonica di Massimiliano, ad esempio la tradizionale squadra e compasso, una delle colonne del tempio,quella che sembra essere la testa della dea Minerva, simbolo, all'interno della massoneria, di saggezza e conoscenza. Una statua che vuol rappresentare anche la concordia tra Oriente ed Occidente e forse  un monito per l'errore commesso nei confronti di un “fratello”.



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