La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

Immagine
In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Salvaguardiamo i simboli della guerra sui palazzi triestini



In alcuni rioni di Trieste spesso capita di intravedere simboli, indicazioni, di difficile comprensione per chi non ha memoria storica od ignora totalmente alcuni processi storici. Non sarà difficile  trovare le indicazioni rosso e bianche, spesso senza l'indicazione US( uscita di sicurezza), perché cancellata dal tempo, oppure delle stelle, la cui origine non riesco a decifrare, ma il tempo, esercitando il suo inesorabile ruolo, tende a divorare questo pezzo di memoria storica. A Bologna sono state salvaguardate e tutelate alcune scritte diffuse sui muri della città, che indicano i luoghi ove si potevano trovare i rifugi, in caso di bombardamento, con tanto di numero di telefono. Andrebbero effettuati dei monitoraggi per individuare quante sono le indicazioni ancora esistenti, i simboli di una guerra che gli italiani hanno voluto dimenticare e in fretta o ricordare solo il convenevole.


Ma andrebbero anche tutelate, salvaguardate, per evitare che possano fare la fine di quelle gallerie che in tempo di guerra hanno avuto un ruolo importante, ma oggi chiuse e spesso mutate, in modo incivile, come luogo di raccolta di rifiuti. Certo che se è questo il modo di conservare la memoria storica, che dire?

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Quale la città più bella tra Udine e Trieste?