Dove c'erano in casoni del popolo oggi c'è il nulla

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  Dalle parti di Staranzano un tempo esistevano dei casoni, Casoni Quarantia, ne avevo scritto già in passato , oggi praticamente il nulla. Una vicenda durata decenni dove si è passati alla situazione di oggi, dove si possono intravedere ancora degli scheletri di qualche casone demolito, qualche barca abbandonata, qualche pontile e scalinata conquistata dalla vegetazione e il silenzio, dominante. Questa è stata forse una delle poche situazioni dove la causa ambientalista ha prevalso. Anche se degli interrogativi restano e si capirà nel tempo quale sia stato il vero scopo di tutto ciò, se restituire l'area alla natura, se sottrarla all'utilizzo di chi aveva i casoni per i posti barca, o chissà ancora. Area che era curata dai casoneri e che con il giusto supporto avrebbero potuto migliorare anche l'estetica e rendere maggiormente compatibile con la natura le architetture liquidate come abusive. Una vicenda che ha diviso il territorio, e che rimarrà oramai nei ricordi di ciò c...

Salvaguardiamo i simboli della guerra sui palazzi triestini



In alcuni rioni di Trieste spesso capita di intravedere simboli, indicazioni, di difficile comprensione per chi non ha memoria storica od ignora totalmente alcuni processi storici. Non sarà difficile  trovare le indicazioni rosso e bianche, spesso senza l'indicazione US( uscita di sicurezza), perché cancellata dal tempo, oppure delle stelle, la cui origine non riesco a decifrare, ma il tempo, esercitando il suo inesorabile ruolo, tende a divorare questo pezzo di memoria storica. A Bologna sono state salvaguardate e tutelate alcune scritte diffuse sui muri della città, che indicano i luoghi ove si potevano trovare i rifugi, in caso di bombardamento, con tanto di numero di telefono. Andrebbero effettuati dei monitoraggi per individuare quante sono le indicazioni ancora esistenti, i simboli di una guerra che gli italiani hanno voluto dimenticare e in fretta o ricordare solo il convenevole.


Ma andrebbero anche tutelate, salvaguardate, per evitare che possano fare la fine di quelle gallerie che in tempo di guerra hanno avuto un ruolo importante, ma oggi chiuse e spesso mutate, in modo incivile, come luogo di raccolta di rifiuti. Certo che se è questo il modo di conservare la memoria storica, che dire?

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