La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

Intimidazione in stile “mafioso” e forse "mafiosa" a Trieste



Il primo pomeriggio del giorno 11 febbraio camminando per le vie della città, incontrerai un conoscente che ti dirà “ stamani hanno iniziato in alcune zone della città a pulire, a spazzare le strade tardi”, tu rimarrai in silenzio attendendo la continuazione della sua frase, “ sembra che hanno tagliato verso le sei di mattina forse qualche ora prima, ma insomma intorno alle sei le gomme ai mezzi”.Sette mezzi, due gomme tagliate per mezzo, chiamasi intimidazione in stile mafioso, lo stampo è mafioso? 'Ndranghetista? Camorrista?
Non è dato sapere. Certamente è difficile pensare che possa trattarsi di un mero atto vandalico, o che sia colpa dei soliti “ ignoti”,  contro cui spesso si punta il dito, come qualche voce sempre con maggior frequenza vorrebbe fare intendere, certo mai dire mai nella vita, ma tagli così metodici, precisi, che colpiscono sette mezzi su sette, lascerebbero  intendere ben altro.
I mezzi coinvolti, in base alle voci che circolano, sarebbero quelli di una società cooperativa che ha in appalto una parte dei servizi di pulizia e spazzamento degli spazi pubblici cittadini. Dunque si colpisce direttamente anche il servizio pubblico ed a Trieste. Città dove si dice che non accade mai nulla e quando qualcosa accade spesso domina l'omertà. Le mafie, tutte, crescono grazie all'omertà, al ricatto, alla paura. Di norma nelle zone del nord est difficilmente ricorrono ad atti così eclatanti, quando ciò accade è perché possono permetterselo e se possono permetterselo è perché esistono condizioni ambientali, sociali, territoriali, e forse anche di controllo territoriale, certamente a loro favorevoli.
Vanno fermati subito. Questi fatti inquietanti vanno denunciati subito. Perché alla prima intimidazione violentemente silente,perché non denunciata pubblicamente alla collettività, ne seguiranno altre e chi poi pagherà il prezzo più alto saranno i lavoratori indirettamente, per ora, coinvolti che vanno assolutamente tutelati. Rischia di rompersi la diga che contiene un certo fenomeno reale, un fenomeno che in questo tempo di crisi, grazie alla enorme liquidità a disposizione delle organizzazioni criminali, si è inserito ancora più facilmente e rapidamente nei settori caldi dell'economia sia essa metropolitana che delle piccole città. Nei migliori dei casi, si tratterà semplicemente di vandalismo, nei peggiori dei casi di atto mafioso, in ogni caso e senza casualità alcuna, una iniziativa del genere, quella dell'intimidazione o quella del vandalismo(?) ha una sua ragione e su ciò i perché devono sorgere prima che tramonti il sole della verità, anche perché si è colpito un servizio pubblico e tale atto deve essere denunciato pubblicamente.
Trieste è una città difficile, rompere il muro del silenzio è necessario, è dovuto, evitiamo che Trieste possa diventare terreno fertile per cose del genere, perché i semi della paura e del ricatto sono già stati sparsi ed anche in abbondanza, solo che non lo dicono, solo che non lo sappiamo.Ma ora non possiamo dire di non sapere.


Marco Barone  
Aggiornamento:
Questo l'articolo come pubblicato nella Gazzetta Giuliana del 28 febbraio 2014

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

L'italiano esodato... da Cherso