Il
giorno 8 dicembre a Trieste si è svolta la seconda importante
manifestazione del Movimento Trieste Libera. Questa era una prova di
forza dopo le sconfitte giudiziarie ed il respingimento di tutte le
loro istanze. Erano in numero inferiore rispetto alla manifestazione
pregressa,ma pur sempre un numero rilevante per le dimensioni di
Trieste.
In
Porto Vecchio hanno lanciato un ultimatum all'Italia che scade il
10.02.2014 entro questa data si aspettano delle
risposte chiare ed azioni concrete da parte degli enti e delle
autorità coinvolte in merito alla questione del Territorio Libero di
Trieste e punto Franco.
Una
prima risposta indiretta è arrivata dal Prefetto di Trieste che ha
fatto ben intendere che il Punto Franco può giungere al suo amen
senza neanche la necessità di un provvedimento legislativo
nazionale, cosa su cui io non concordo, perché questa è materia di
rango primario e non può che essere affrontata in sede nazionale e
parlamentare. Chiedono risposte al Presidente del Consiglio dei
ministri italiano, prefettura di Trieste, ministero italiano degli
Esteri, ministero italiano delle infrastrutture e dei trasporti alla
presidenza regione Friuli Venezia Giulia, presidenza “provincia”
di Trieste, sindaco di Trieste/Trst, sindaco di Muggia/Milje, sindaco
di Duino-Aurisina/Devin-Nabrežina, sindaco di Dolina, sindaco di
Sgonico/Zgonik, sindaco di Monrupino/Repentabor. Ma anche all' Associazione spedizionieri, Rappresentanze dei lavoratori
portuali, Camera di Commercio di Trieste, Confindustria,
Confartigianato, CNA Trieste, Confcommercio, Confesercenti,
Associazione Imprese Assicurative,all'Autorità Portuale, ente per
la Zona Industriale di Trieste, ma anche alle Autorità religiose
come diocesi cattolica, comunità ebraica, comunità serbo-ortodossa,
comunità greco-orientale, comunità islamica, comunità evangelica
come se queste avessero qualche voce in capitolo in tema di
Territorio Libero di Trieste o porto Franco ed alla faccia della
laicità.
Precisano
che "una
non-risposta sarà considerata al pari di una risposta negativa,
oltre che una manifestazione di totale disinteresse nel futuro di
Trieste. Al contrario, ogni risposta (positiva o negativa) non
potrà che chiarire le posizioni di ciascun’autorità,
nell’interesse di ogni cittadino. Ora, come è noto, nell'ambito
del diritto internazionale per ultimatum si intende l' ingiunzione
con la quale uno stato fa conoscere a un altro le proprie proposte su
una questione, accompagnandole con la minaccia di rompere le
trattative o di ricorrere alla forza se queste non verranno accettate" . Premesso
che qui non si è in presenza di nessuno Stato che muove alcun
ultimatum verso un diverso Stato, sarebbe interessante capire in cosa
consiste il post ultimatum perché se l'ultimatum non è
accompagnato da minaccia o intimazione di ricorso alla forza che
ultimatum è? E poi in cosa consiste questa rivoluzione della legalità visto e rilevati i pregressi negativi?
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