Salvatore
Mandarà (detto Salvo) è nato a Vittoria in provincia di Ragusa, è
sostenitore del Movimento Cinque Stelle, ed è proprio con
l'esperienza maturata con la campagna elettorale del Movimento 5
Stelle per le regionali in Sicilia del 2012 che ha scoperto la
vocazione dell'essere cronista. La
cosa interessante di questa vicenda è il progetto che Salvo vuole
cantierare. Ha
un blog molto seguito, ha intervistato diversi personaggi noti al
grande pubblico oltre che diversi attivisti del M5S, si occupa anche
di sociale e di denunce rilevanti.
Fino
a qui, si dirà, nulla di strano. Anche
io, come centinaia di blogger, curiamo, scriviamo, gratis e per
semplice spirito militante, per dare spazio a chi voce non riesce a
trovare nella canonica informazione, oppure per dare una prospettiva
diversa a quelle presunte verità impacchettate come verità
assolute. Ma la verità assoluta non esiste, è tutto relativo,
esistono invece vari aspetti che ruotano intorno alla verità, al
fatto, alla notizia, che possono essere utili per comprendere meglio
il funzionamento della società e del sistema. Ma è anche vero che
blog, internet, non possono concorrere con la stampa tradizionale, ed
a parer mio non devono concorrere proprio, poiché sono due cose
diverse, in alcuni casi anche opposti ed in altri casi possono invece
armonizzarsi.
Internet
è libero?
No,
anche qui vige una realtà relativa, salvo poche piattaforme, la
maggior parte di quelle esistenti, sono legate e connesse alle grandi
catene che hanno investito nella rete, definendo le loro regole,i
loro codici di condotta, e quando sei veramente scomodo potrai essere
censurato in modo a dir poco rapido.
Basta
il famigerato click per cancellare anni di lavoro, volontariato,
scrittura e vita virtuale ma anche reale. Salvo,
ha deciso di lanciare un progetto e così scrive: “Per potermi
dedicare a questo impegno a tempo pieno e per poterlo fare in modo
libero ed indipendente, dovremo necessariamente rifiutare qualunque
"datore di lavoro" o finanziatore unico! Chi ci paga sarà
il nostro padrone e ci dirà come dovremo fare il nostro lavoro!
Anche il padrone più onesto ed illuminato costituisce un vincolo,
una riduzione di libertà! L'unico modo di essere veramente liberi è
quello di avere un datore di lavoro collettivo, distribuito! Io
voglio diventare il dipendente di migliaia di cittadini. Solo così
sarò veramente libero e la genuinità potrà continuare a
caratterizzare questo canale”.
A
prescindere dalla vicinanza al Movimento Cinque stelle, non è questo
il punto dell'iniziativa, quello che qui mi interessa è la volontà
di realizzare un progetto giornalistico con il contributo libero e
volontario dei cittadini che mina il sistema del giornalismo
canonico. Prevarrà
la libertà d'informazione o le regole che vogliono salvare tutto ciò
che è connesso all'informazione canonica? Come è noto un blog di
norma non rappresenta una testata giornalistica in quanto è
aggiornato senza alcuna periodicità, perché privo di editore,
perché privo di finanziamenti pubblici e pertanto non può
considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del
7.03.2001.
Ma
è anche vero che di tentativi finalizzati a limitare la diffusione
di blog per assoggettarli al regime canonico vigente per il settore
della stampa, in via parlamentare, ne sono stati fatti diversi e
continueranno ancora. Probabilmente
quella di Salvo non è e non sarà l'unica iniziativa in tal senso,
ne seguiranno altre. E'
questa una iniziativa che oltre a mettere in discussione
l'informazione classica nello stesso tempo mette in discussione anche
il tradizionale mondo del lavoro. Dedicarsi
a tempo pieno a ciò, rinunciando magari alla propria ordinaria e
forse precaria attività lavorativa, è altamente rischioso, perché
internet oltre ad essere una risorsa può essere anche molto cinico,
perché internet non conosce perdono.
Intanto
nascono anche i primi contratti per blogger, nascono e si diffondono
varie iniziative in tal senso, ma i requisiti per emergere sono
diversificati, non basta la tenacia, non basta l'andare contro,
bisogna saper scrivere, comunicare, ragionare ed avere, almeno in
Italia, i giusti agganci. Ed
infine è certamente lecito e legittimo chiedere contributi volontari
per sostenere il tuo progetto, ma quanto sei realmente libero nel
momento in cui ricevi contributi per portare avanti il tuo lavoro di
blogger? Professionalizzare l'attività di blogger è un rischio per
quella libertà stessa d'informazione che si ambisce a coltivare e
voler far fiorire. Per salvaguardare la propria libertà, si deve
essere chiari fin dall'inizio, voi contribuite al mio progetto, ma io
continuerò a scrivere come voglio e ciò che voglio, senza limiti
alcuni andando anche contro, quando necessario e se necessario,
quelle forze sociali o politiche che io sostengo o condivido, perché
altrimenti si tratterà sempre di mera informazione di parte. Ed
infatti, pensando al mio piccolo, l' informazione è sempre di parte,
perché io sono schierato, ho la mia ideologia, ho i miei principi,
la mia etica, la mia visione del mondo, la mia prospettiva, che non
muterò mai, neanche per un miliardo di euro di contributi
finalizzati a sostenere la mia libera attività di blogger.
Salvo5.0 è, comunque la si voglia vedere, un progetto innovativo e che
merita di essere seguito.
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