La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

La Regione Lombardia istituisce la festa regionale lombarda


La Legge Regionale 26 novembre 2013, n. 15 è composta da un solo articolo e tre commi che così recita:
Art. 1 (Istituzione della Festa regionale lombarda)
1. La Regione Lombardia, in attuazione dell'articolo 1 dello Statuto d'autonomia, al fine di favorire la conoscenza della storia della Lombardia e di illustrarne i valori di cultura, di costume, di civismo, nel loro radicamento e nella loro prospettiva, istituisce il 29 maggio quale 'Festa regionale lombarda', ricorrenza della battaglia di Legnano del 29 maggio 1176, nella quale la Lega Lombarda sconfisse l'esercito del Sacro Romano Impero Germanico.
2. La giornata di cui al comma 1 è occasione per diffondere la conoscenza dei relativi fatti storici presso i giovani delle scuole lombarde di ogni ordine e grado.
3. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

La cosa interessante di questa iniziativa è capire cosa si dovrà, chi lo vorrà ovviamente nel nome della libertà d'insegnamento, insegnare a scuola per la festa regionale lombarda.. I fatti risalgono al 29 maggio del 1176 quando avvenne uno scontro casuale, non pianificato strategicamente, tre le truppe della Lega Lombarda e l'esercito imperiale di di Federico Barbarossa. A quella battaglia da un lato fa riferimento l'inno di Mameli lì quando recita «Dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano» e Legnano insieme a Roma è l'unica città ad essere citata nel canto ufficioso degli italiani, visto e rilevato che in Italia non esiste a livello normativo l'inno ufficiale. Dall'altro lato però a quell'evento si ricollega la figura leggendaria e priva di alcun fondamento storico quale quella di Alberto da Giussano che è il simbolo elettorale e culturale della Lega Nord. E ciò non è cosa da poco conto visto e rilevato che, come è noto, Roberto Maroni è presidente della Regione Lombardia. Dunque quella legge è una sorta di espediente finalizzato ad di introdurre la cultura leghista, con i suoi simboli, nella scuola pubblica italiana nella regione Lombardia?






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