La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Alcune scuole pubblicizzano le case editrici per le prove Invalsi


Vi sono alcune scuole italiane dal Friuli Venezia Giulia in giù che, sul proprio sito internet istituzionale, alla voce Invalsi, rimandano a dei link collegati anche a delle case editrici. Questi link contengono sezioni ove sono raccolte le prove INVALSI degli anni precedenti, risolte e commentate quesito per quesito, si pubblica una guida all'interno della prova e si offrono anche delle batterie di simulazioni della prova nazionale.
Chiaramente si è in presenza di un caso di pubblicità indebita ed è il caso di ricordare che si tratta di competenza deliberativa sia del Collegio docenti, il quale è chiamato a pronunciarsi anche sulle modalità organizzative in merito alle prove Invalsi ed a ciò che vi è correlato, nonché del Consiglio d'Istituto, poiché si tratta di pubblicizzare l'attività di soggetti privati. 
E' il caso di precisare che non sussiste alcun obbligo nelle scuole e per le scuole e per il personale docente e gli studenti di effettuare attività preparatorie, che comportano l'interruzione dell'ordinaria attività didattica, per l'addestramento alle citate prove Invalsi. 
Ovviamente non tutte le scuole hanno provveduto a ciò, ben tenendo conto della complessità che caratterizza il sistema Invalsi e della forte contrarietà esistente nella comunità scolastica nonché del forte dibattito culturale e sociale in itinere. Tali atti, tali iniziative, intraprese probabilmente in molti casi in via arbitraria ed unilaterale dalle dirigenze scolastiche, devono essere segnalate e denunciate, specialmente quando gli Organi collegiali non sono stati consultati in merito.




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