Lo spirito di solidarietà del Friuli

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  Dopo la tempesta, potente, imprevista, sconvolgente, la classica quiete, che sa di beffa. Il sole, il silenzio, il rumore di chi spala fango, di chi si è attivato senza battere ciglio per aiutare. Subito. Solidarietà. Così è stato nei periodi delle grandi tragedie e drammi che hanno colpito questa piccola fetta di terra d'Europa. Che ha conosciuto due guerre mondiali, con il Friuli non spettatore, ma suo malgrado, attore. Così è stato con eventi diabolici, come la tragedia del Vajont, così come è stato con il terremoto del 1976. Una terra che non cerca di compiacersi, che non ha bisogno di sentirsi dire quanto siamo bravi o più fighi o meno fighi degli altri. Si va oltre, si va avanti, insieme. Il dolore delle vite sottratte cinicamente da questo mondo è e rimarrà vivo, ma la forza di rialzarsi in breve tempo, senza perdere tempo in giustificati lamenti, che questa terra continua a dimostrare, generazione dopo generazione, è più unica che rara. Il sole splende lì dove una frana h...

Alcune scuole pubblicizzano le case editrici per le prove Invalsi


Vi sono alcune scuole italiane dal Friuli Venezia Giulia in giù che, sul proprio sito internet istituzionale, alla voce Invalsi, rimandano a dei link collegati anche a delle case editrici. Questi link contengono sezioni ove sono raccolte le prove INVALSI degli anni precedenti, risolte e commentate quesito per quesito, si pubblica una guida all'interno della prova e si offrono anche delle batterie di simulazioni della prova nazionale.
Chiaramente si è in presenza di un caso di pubblicità indebita ed è il caso di ricordare che si tratta di competenza deliberativa sia del Collegio docenti, il quale è chiamato a pronunciarsi anche sulle modalità organizzative in merito alle prove Invalsi ed a ciò che vi è correlato, nonché del Consiglio d'Istituto, poiché si tratta di pubblicizzare l'attività di soggetti privati. 
E' il caso di precisare che non sussiste alcun obbligo nelle scuole e per le scuole e per il personale docente e gli studenti di effettuare attività preparatorie, che comportano l'interruzione dell'ordinaria attività didattica, per l'addestramento alle citate prove Invalsi. 
Ovviamente non tutte le scuole hanno provveduto a ciò, ben tenendo conto della complessità che caratterizza il sistema Invalsi e della forte contrarietà esistente nella comunità scolastica nonché del forte dibattito culturale e sociale in itinere. Tali atti, tali iniziative, intraprese probabilmente in molti casi in via arbitraria ed unilaterale dalle dirigenze scolastiche, devono essere segnalate e denunciate, specialmente quando gli Organi collegiali non sono stati consultati in merito.




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