Il
18 dicembre del 1990 l'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite adottava la Convenzione
Internazionale sulla Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e
dei Membri delle loro Famiglie. Lo
scopo di quella convenzione sarebbe quello di garantire una mera
tutela dei diritti dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie.
Ad
oggi, come è ben noto, questi diritti sono labili ma nello stesso
tempo aumenta il razzismo e l'odio razziale, e la prima causa di ciò
è la riscoperta dell'esasperato nazionalismo, la volontà di
chiudersi in piccoli recinti, con la scusa di tutelare la propria
pseudo-identità, la propria patria, e conseguentemente scatenando
odio e barbarie nei confronti dei migranti.
Il
18 dicembre 2013 si svolgerà in diverse città italiane la giornata
Internazionale per i diritti dei migranti e dei rifugiati
il cui slogan è Un mondo nel
quale nessun essere umano, nessun lavoratore o lavoratrice, sia
illegale!
Ma
a quanto pare, di “legale” a Roma in quel giorno vi potrà essere
la manifestazione dei Forconi e non il corteo dei migranti.
Denunciano
alcune associazioni Scuole
di italiano degli spazi sociali, Sportelli di tutela dei diritti di
migranti e rifugiati, Associazioni antirazziste che “La
Questura di Roma, però, ha preso oggi una decisione gravissima e
senza precedenti, negando l’autorizzazione al corteo. La
motivazione è la concomitante mobilitazione nazionale dei cosiddetti
“forconi”. Questo
fatto rende ancora più grave il divieto. La Questura vorrebbe
impedire la manifestazione della Roma meticcia, quella delle lotte
sociali che rivendicano diritti e dignità per tutti, per dare spazio
e agibilità solo a chi agita retoriche nazionaliste e, in alcuni
casi, xenofobe e antisemite. Denunciamo
che a Roma e in molte altre città italiane dentro questo presunto
“movimento” trovano spazio le organizzazioni neofasciste di
CasaPound e Forza Nuova, che vorrebbero cavalcare il malcontento
sociale provocato dalla crisi, come in altri paesi stanno facendo le
destre populiste (dal Front National a Alba Dorata). Questo divieto è
inaccettabile! Invitiamo la Roma meticcia democratica e antifascista
a difendere il diritto a manifestare per le strade della nostra
città”.
Da
un lato i Forconi e quella galassia nazionalista che ruota intorno a
loro si ritroveranno a Roma in Piazza del Popolo, dall'altro, tutti i
cittadini migranti,le associazioni antirazziste, i precari e le
precarie, gli studenti delle scuole e delle università , le
organizzazioni sindacali conflittuali si ritroveranno in piazzale
Esquilino.
Ma, a parer mio, sarebbe importante che almeno nelle principali città, vi sia una risposta condivisa e di sostegno attivo ai diritti dei migranti nella giornata del 18 dicembre, perché i loro diritti sono anche i nostri diritti per una società più giusta ed umana, contro ogni nazionalismo, contro ogni razzismo, contro ogni xenofobia.
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