La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

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In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Trieste: la follia sfidare la bora sul Molo Audace



La bora è una sorta di requiem itinerante.
Cammini per la città e vivi una situazione a volte spettrale.
Oggetti rotolare con furia per le strade, altri rompersi in mille frantumi, gli alberi dondolare con vigore, il cielo aprirsi per una nuova vita che verrà.
La bora spazza via tutto ed il tutto.
La bora urlando si riprende i propri spazi, i luoghi edificati dall'umanità selvaggia.

Ma vi è un luogo a Trieste ove la bora prende forma.
Il Molo Audace.
Lì la potrai non solo sentire, in tutta la sua potenza, ma anche vedere e toccare.
Prende forma sulla cresta delle mille ed infine onde del golfo triestino.
Prende forma con le gocce salate dell'acqua di mare.
Ed è una tentazione forte, irrazionale, quella di voler fare schiaffeggiare il proprio corpo dalla dea bora e sfidarla.
In tale metà  novembre ci hanno provato, come da consuetudine, diverse persone.
Verso il calar del sole, alle spalle della periferia triestina, vedrai prima una coppia tentar questa ardua ed audace impresa.

Ma cederà alla forza della bora.
Poi all'improvviso giungerà un gruppo di ragazzi.
Armati di cappuccio e mera incoscienza decidono di sfidare la bora.
Passo sicuro, veloce, determinato.
Ma all'improvviso uno di loro si aggrapperà ad un lampione del Molo Audace.
La bora prevale.
Gli altri, titubanti, non sanno che fare.
A quel punto arriverà una pattuglia della polizia di Stato.
Si spingerà sino a metà molo.

I ragazzi con la loro incoscienza e l'impresa mancata, saranno costretti a far marcia indietro, come poi farà anche, con qualche manovra ed a fatica, la polizia.

Trieste è anche ciò.


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