Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

La manifestazione di Trieste SOS Russia ha dato fastidio a Mosca



"La Voce della Russia" e' la più' antica emittente di stato russa che trasmette all'estero.
Nel loro sito si legge che ha 109 milioni di ascoltatori. La Voce della Russia si colloca fra le cinque più' popolari emittenti internazionali, insieme a la BBC, La Voice of America, Deutsche Welle e Radio Francia Internacional avendo I 109 milioni di audience.
La manifestazione SOS Russia di Trieste indetta da Arcigay e Arcilesbica del Fvg, Certi Diritti, Iris, Uaar e Jotassassina, il 26 novembre, in concomitanza con il vertice Italia Russia, per protestare contro le violazioni dei diritti umani nella Federazione russa senza dimenticare i diritti negati anche nel non più bel Paese, ha dato fastidio a Mosca.
La conferma di ciò è data da un post pubblicato sul sito La Voce della Russia, che è messo in gran risalto nel loro spazio internet, dove sia con file audio che testuale emerge cheA differenza dei maggiori organi di informazione ( ma e’ giusto chiamarli cosi’?) che a proposito del vertice parlano esclusivamente di gay, di Luxuria, delle pussy riot, ovverosia dei massimi pilastri della societa’ moderna, ci sono ascoltatori che pensano e che la pensano diversamente”.

Dunque ascoltatori che pensano, come se i sostenitori dei diritti civili e quelli scesi in piazza a Trieste fossero esseri non pensanti, e che la pensano diversamente, organi di informazione che parlano di diritti civili che vengono, ironicamente, richiamati, e sempre, con la sottile ironia russa, si identificano i gay, Luxuria e le pussy riot, come i pilastri della società moderna, ovviamente volendo intendere il contrario e con loro, tutte le battaglie correlate, visto e rilevato che i soggetti chiamati in causa sono anche dei simboli. Poi seguiranno interventi che sembrano richiamare i tempi della guerra fredda.
Ciò conferma quanto anche una manifestazione fatta a Trieste, a sostegno dei diritti civili, può recare fastidio a Mosca.
La solidarietà internazionale è fondamentale per l'affermazione senza condizione alcuna di tutti i diritti civili in ogni ovunque, da Roma a Mosca, dall'America all'Africa, insomma in ogni continente.


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