Dopo
la prima analisi sulla questione dei docenti idonei ad altri compiti
ed il decreto istruzione, ora voglio effettuare una riflessione su
una questione che merita certamente attenzione.
Come
è noto l'articolo 14 del DL 104/2013 come convertito il Legge in
data 7 novembre 2013, tra le varie questioni prevede che a partire
dal 1 gennaio 2014 il comma 13 del decreto legge 6 luglio 2012 n° 95
è abrogato.
Tra
le disposizioni contenute nel citato comma vi era la seguente: Il
personale docente dichiarato temporaneamente inidoneo alla propria
funzione per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, entro 20
giorni dalla data di notifica del verbale della commissione medica
operante presso le aziende sanitarie locali e' utilizzato, su posti
anche di fatto disponibili di assistente amministrativo o tecnico
nella provincia di appartenenza, tenuto conto delle sedi indicate dal
richiedente ovvero su posti di altra provincia.
Bene.
Cosa
si può desumere da ciò?
Che
per i docenti inidonei, ma in via temporanea, si applica il CCNL
integrativo sulle utilizzazioni ancora vigente, che tra le varie cose
prevede la possibilità di essere utilizzati in diverse funzioni ma
con orario di lavoro certamente peggiorativo rispetto a quello docente.
Dunque
se così fosse, se si dovesse,come sembra di capire, applicare il CCNL per i docenti inidonei ma in via temporanea,
per quale motivo non si dovrebbe applicare lo stesso strumento, la
stessa fonte normativa, per i docenti inidonei in via permanente?
Quale
certezza del diritto?
Quale
principio di legalità?
E
paradossalmente, pur essendo peggiorativa nel complesso la legge
rispetto al CCNL, potrebbe essere migliorativa per la questione
orario di lavoro per i docenti inidonei in via permanente ma idonei
ad altri compiti e funzioni, perché, come ho già avuto modo di
rilevare in un mio precedente intervento, ben si potrebbe desumere
dal testo del decreto istruzione l'applicazione dell'orario di lavoro
come quello del normale personale docente, non applicandosi più il
dettato contrattuale, ma per il personale inidoneo in via temporanea
invece si applicherebbe il regime orario peggiorativo.
Insomma
un bel caos ed una possibile disparità di trattamento, per quanto
concerne la fonte normativa applicabile e contestuale situazione
giuridica emergente, a dir poco rilevante.
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