Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Arriverà un nuovo Governo tecnico e Forza Italia andrà all'opposizione


Azzardo questa riflessione.
Basta cliccare sul sito internet del secondo partito italiano, PDL, per capire che questo è solo un collegamento con Forza Italia. Il 4 ottobre Forza Italia ha convocato una manifestazione in concomitanza con la riunione della Giunta per le autorizzazioni del Senato. La manifestazione dal titolo "Siamo tutti decaduti", si terrà alle ore 17 a Roma, a Piazza Farnese. Si legge, sul sito di Forza Italia che “ L’attacco allo stato di diritto e ai fondamentali principi democratici merita una nostra fortissima risposta. Ti aspettiamo, non mancare”.

Dopo l'atto politico delle dimissioni dei parlamentari del PDL, ma soprattutto dopo il noto video messaggio di Berlusconi che già lasciava presagire l'inizio della campagna elettorale e chiamata di adesione a Forza Italia, è più che evidente che la sfida lanciata al Pd è in realtà una chiamata interna di adesione a Forza Italia.
Il 4 ottobre segnerà la data sostanziale della spaccatura all'interno del PDL e la nascente Forza Italia si porrà all'opposizione del nuovo governo tecnico che probabilmente nascerà e questo avrà lo scopo di modificare la Legge elettorale secondo il pronunciamento della Corte Costituzionale che arriverà, salvo rinvio, il tre dicembre e di provvedere all'ultimazione della manovra finanziaria, che probabilmente sarà dura, prevederà innumerevoli tagli, anche alla luce del pareggio di bilancio che entrerà in vigore il 1 gennaio 2014 e la responsabilità cadrà tutta sul PD e sulle forze politiche che lo sosterranno e tra queste non vi sarà certamente Forza Italia che si collocherà provvisoriamente all'opposizione. Il Pd oltre ad assumersi tale responsabilità vivrà anche il logoramento delle primarie che segneranno una forte spaccatura all'interno del citato partito. In tutto ciò chi guadagnerà consenso sarà Forza Italia, salvo acquisizione di consapevolezza da parte degli italiani, ma su ciò nutro ancora forti dubbi poiché in questo Paese sussiste una capacità di rimozione talmente elevata che è a dir poco incredibile e salvo provvedimento di amnistia salva-Berlusconi. 
Insomma una mossa politica quella di Berlusconi rilevante e significativa ma che, a parer mio, non viene letta correttamente. Certamente, come ho avuto modo di scrivere più volte da quando è caduto il Governo Monti, si andrà a votare nei primi mesi del 2014 in concomitanza con il rinnovo del Parlamento europeo. Arriverà un nuovo Governo tecnico, ancora una volta i processi “democratici” figli delle elezioni verranno scavalcati dalle solite emergenze e necessità finalizzate a salvaguardare quella casta che è sempre più odiata dagli italiani ed il PD, ala sinistra del capitalismo italiano, ma non della sinistra sociale italiana, si presterà a questo giochino.




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