Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

Zio, cugino e compare



Esistono regole di sangue e di omertà, da padre e figlio si tramandano e su questa tradizione, su questo legame, si fonda la legge della società, della 'ndrangheta e della sua cultura.
Tradizione popolare, sociale, legame sanguigno, fedeltà, omertà, rispetto ed onore si mescolano in quella quotidianità che giorno dopo giorno caratterizza anche il modo di comunicare di una moltitudine di soggettività che non sono correlate alla 'ndrangheta ma certamente a quel modo di socializzare che ben può essere utile per spiegare le radici sociali e culturali della organizzazione criminale più temibile degli ultimi tempi, la 'ndrangheta ovvero la società.
Compare, è un legame acquisito in via indiretta, ma che denota un gran senso di legame e fiducia.
Esiste ancora la figura del compare d'anello, oppure si diventa compare tenendo a battesimo il figlio dell'amico oppure semplicemente stringendo comparatico nella notte del 24 giugno, con uno scambio di un garofano rosso o partecipando allo stesso banchetto. E' singolare come il 24 giugno insieme al 27 dicembre siano due date anche importanti per la ritualità della massoneria, che dedica le cerimonie dei solstizi ai santi Giovanni, l'Evangelista ed il Battista, tradizione popolare e ritualità che accomunano le varie società.
Per le donne invece si usa il termine comari che proprio nel giorno di San Giovanni Battista con una ritualità oramai poco diffusa vivono la nascita della sorellanza.
Cugino è un legame anche questo indiretto, ma che denota, similmente al compare, un forte legame, non per via sanguigna, ma per il senso di fiducia e di rispetto, essere “cugini” è un qualcosa che va oltre la normale amicizia ma si diventa tali senza alcuna ritualità, e lo zio sarà quella figura a cui tutti i cugini dovranno prestare il massimo rispetto. La parola dello zio, una sorta di saggio maestro diventato tale con l'esperienza e con fatti ed atti di un certo rilievo sociale, non si discute. Chi pone in discussione la parola dello zio non sarà più cugino. E perdere il “grado” di cugino comporta il certo isolamento e la contestuale espulsione dalla cerchia della fratellanza acquisita.
Insomma esiste un modo di comunicare, nella vita sociale ancora oggi esistente, che si intreccia anche con quel forte legame che ha reso la 'ndrangheta difficilmente penetrabile.
Il compare del tuo compare sarà mio compare. Rispetto, fiducia, favore e clientelismo, e si innesca una gerarchia sociale così solida e radicale che rafforzerà ogni senso di omertà. L'omertà è il cuore pulsante della società. Insomma compare, cugino, zio, riti sociali di affratellamento o sorellanza.




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