Bastano
poche righe per rovinare la vita a migliaia di persone, ma bastano
poche righe per ripristinare uno stato di normalità e civiltà
giuridica.
Dopo
anni di battaglie, grazie al fondamentale aiuto dei Cobas scuola e del Cesp guidato da Anna Grazia Stammati, dopo due stagioni estive trascorse a presidiare il Ministero
dell'Istruzione, convegni, incontri, dibattiti, diffide, rimostranze
e determinazione, dispense dal servizio negate, e l'alleanza
strategica con il personale precario ATA, i docenti idonei ad altri
compiti hanno vinto,abbiamo vinto.
Un disegno di legge
n° 316 d'iniziativa dei senatori
PUGLISI, FINOCCHIARO, FAVERO, DI GIORGI, GOTOR, SAGGESE, TOCCI,
BROGLIA, DE BIASI, Elena FERRARA, LO GIUDICE, MATTESINI e ZANONI che
nasce proprio da queste mobilitazione
propone dunque l’abrogazione dei commi 13, 14 e 15 dell’articolo
14 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, nella convinzione
che la norma che prevede il transito di personale docente inidoneo e
degli insegnanti tecnico pratici nei ruoli di personale
amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) non risolve il problema
del suddetto personale né del personale precario amministrativo e
tecnico ed è lesivo della professionalità e della dignità dei
docenti e dello stesso funzionamento della scuola.
Ma
sono salve anche le biblioteche delle scuole, perché molti di questi
docenti, che per gravi problemi di salute, hanno trovato in un certo
modo nel noto contratto integrativo del 2008, una sorta di tutela
sociale, operavano proprio in tal settore, non appena il disegno di
legge diventerà legge, e sembra di capire che di imprevisti non ve
ne saranno, potranno finalmente respirare senza affanno alcuno.
Ma
non finisce qui.
La
battaglia ora si sposta sul piano precari amministrativi e tecnici,
che , come ricordano i Cobas in un comunicato stampa “ unitisi alle
battaglie dei docenti “ inidonei”, vedono così scongiurato il
proprio licenziamento e bloccato definitivamente il tentativo di
espulsione di tutti i precari amministrativi e tecnici dalla scuola (
40.000 sono i posti coperti dal personale precario ATA). Ma chiedono
ancora con forza al MIUR chiarezza, trasparenza e omogeneità nella
valutazione del punteggio spettante ai precari ATA nominati a tempo
determinato quest’anno, viste le numerose irregolarità commesse
per le nomine su incarico e una chiara politica di immissioni in
ruolo”.
Cosa prevede la nuova mobilitazione?
1)Lancio della
campagna per la laicità della scuola attraverso l’organizzazione
di un Convegno Cesp “ La scuola che non c’è” per il
10 giugno prossimo dalle h 9 alle 13.30 e, a seguire, un
sit- in al MIUR con richiesta di incontro durante
il quale presentare diffida al MIUR per il mancato adempimento di
quanto disposto dalle sentenze sulla materia Alternativa;
2)Dal 10
al 30 giugno sit-in presso gli uffici scolastici territoriali e/o
regionali e incontri con tutte le forze politiche per imporre
l’attivazione delle cattedre di materia Alternativa, con l’
apertura di tavoli tecnici presso le regioni e i comuni per
trovare, anche in ambito territoriale,
le soluzioni a specifiche problematiche. In
particolare, essendo l’Italia patrimonio
culturale dell’umanità, per i colleghi di Storia dell’arte
si propone l’attuazione di specifici corsi, finanziati dalle
regioni e da far svolgere ai docenti precari della disciplina. Tali
corsi, da intendersi quale ampliamento dell’offerta formativa delle
scuole, dovranno avere come finalità la promozione della conoscenza
del patrimonio artistico italiano e della sua storia;
3)A luglio
organizzazione di presìdi presso il senato e la camera per
ottenere la necessaria copertura economica per l’istituzione delle
cattedre di materia Alternativa (il cui finanziamento è comunque in
gran parte già ricompreso nei singoli capitoli di spesa destinati
all’istituzione della materia alternativa in tutti gli ordini di
scuola)”.
Insomma,
va bene aver risolto il problema dei docenti idonei ad altri compiti,
e che la loro determinazione sia di esempio per tutti e tutte, ma
resta quello dei precari amministrativi, la loro mancata
stabilizzazione, e specialmente il problema, e questo è un problema,
della laicità nella scuola pubblica italiana.
L'iter non è del tutto concluso, e penso che non ci si debba ancora distrarre, ma certamente apprezzo quello che molti partiti stanno facendo in Parlamento per evitare la chiusura delle biblioteche scolastiche a danno degli studenti della scuola pubblica, e porre rimedio l'ingiustizia perpetrata verso Il personale Ata che si vedono usurpati del loro poste e del loro diritto alla stabilizzazione dopo decenni di servizio e i docenti utilizzati in altri compiti, che ancora nella scuola lavorano.
RispondiEliminaDocente Bibliotecario
Caro Marco, vorrei inserire il tuo blog nella bloglist del mio blog
RispondiEliminaDocente Bibliotecario ma nonostante io copi l'url visualizzato, di questo blog, http://xcolpevolex.blogspot.it/ una volta aggiunto correttamente mi riporta ad un blog non più attivo a tuo nome. Senti un po' se Fabrizio Castelli (assistenza Blogger) :) può aiutarti.
Ciao, come prima cosa grazie. Beh io sono diffidente per natura, lo scopo di questo intervento è semplicemente di ricordare ai firmatari che noi non stiamo lì a guardare, che sappiamo, e che ci aspettiamo la sua approvazione....
Eliminaper la questione link è strano quello che mi segnali, prova con l'estensione.com
Diffidenza? Giusto comportamento professionale per un avvocato :) direi. ;)
EliminaRiguardo al link ho provato anche con .com. Se hai tempo passa a vedere (il link al mio blog è qui su nel mio primo massaggio) adesso lascio il gadget inserito in alto nella colonna di dx. E' denominato lex. Il feed legge una notizia di 7 mesi fa e se clicchi sul nome del blog che appare in automatico ti manda a http://baronemarco.blogspot.it/ e dice che il blog è stato rimosso. Ovviamente ho inserito l'url del presente blog, non quello a cui si viene rimandati.