Il faro della luce, color
giallo, giallo ma circondato dal velo bianco della finta innocenza, è
puntato sul Vaticano.
Nel momento in cui è in
itinere una grossa e storica se non epocale trasformazione dello Ior,
ecco emergere la questione lobby gay, tradotto in linguaggio
semplice, gruppo di preti od autorità del clero sotto-ricatto o che
ricattano per questioni di sesso omosessuale. Non si parla di
pedofilia, non si parla di prostituzione, eppure denunce in tal senso
sono emerse nel corso del lungo tempo che si abbatte in modo
tempestoso verso una Chiesa che dice di avere un miliardo di fedeli,
ma probabilmente saranno molto di meno, certamente in diminuzione in
Italia, patria del cattolicesimo reazionario e conservatore tanto
caro alla Chiesa di Giovanni Paolo II e seguita ora dal Papa gesuita
ma con un nome francescano.
Si sposta in sostanza
l'attenzione dallo Ior alla questione sesso interno alla Chiesa.
I due fatti da un lato
sono sconnessi, perché il danaro il male, il famigerato fumo di
satana, un fumo che ha coperto ogni sostanza è indipendente dal
sesso, il sesso è altro , è anche una questione di immagine che
vuole la chiesta legata alla castità, ma puramente superabile con
l'omertà tipica di questa società. Ma sono anche collegati, poiché
al sesso può essere connesso il ricatto ed il riscatto avviene con
il danaro o politiche clientelari, dunque potere.
Ma parlare di lobby gay
significa anche avere il pretesto per rintrodurre il dibattito sulla
omosessualità, ed ovviamente, vista la storia dell'attuale Monarca
assoluto dello Stato del Vaticano, non potrà che avvenire una dura
repressione ed incrementare l'omofobia.
Forse si curerà
l'apparenza, si limerà ciò che sarà possibile limare, ma il
principale problema della Chiesa e del Vaticano, lo stato più
potente del mondo, dopo quello di Israele e gli Usa, sarà quello
economico e proprio per questo motivo ora si sposta l'attenzione su
problematiche certamente rilevanti ma non essenziali, perché da
sempre tollerate, perché preti gay e suore lesbiche ve ne saranno a
migliaia, così come ve ne saranno a migliaia di eterosessuali che vivono il rapporto sessuale, ma questo è un fatto che riguarda da un certo punto di
vista anche la libera sfera del libero esercizio della propria
sessualità del proprio modo di essere, ma quando dal rapporto
sessuale deriva il ricatto è chiaro che non si è più in presenza
di lobby ma di società delinquenziale.
I problemi principali
della Chiesa non sono danaro e lobby gay, ma danaro e pedofilia.
Il problema della società
laica è il vivere la continua ingerenza da parte delle istituzioni
clericali, un problema facilmente risolvibile, ma mancando la volontà
ed emergendo la sudditanza chiara verso il Vaticano, per arrivare ad
uno Stato liberamente laico occorreranno anni ed anni di conflitti.
Il primo passo dovrà
essere l'abrogazione, senza condizione alcuna, del concordato ed atti
consequenziali.
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