Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

Sesso e danaro nella Chiesa



Il faro della luce, color giallo, giallo ma circondato dal velo bianco della finta innocenza, è puntato sul Vaticano.
Nel momento in cui è in itinere una grossa e storica se non epocale trasformazione dello Ior, ecco emergere la questione lobby gay, tradotto in linguaggio semplice, gruppo di preti od autorità del clero sotto-ricatto o che ricattano per questioni di sesso omosessuale. Non si parla di pedofilia, non si parla di prostituzione, eppure denunce in tal senso sono emerse nel corso del lungo tempo che si abbatte in modo tempestoso verso una Chiesa che dice di avere un miliardo di fedeli, ma probabilmente saranno molto di meno, certamente in diminuzione in Italia, patria del cattolicesimo reazionario e conservatore tanto caro alla Chiesa di Giovanni Paolo II e seguita ora dal Papa gesuita ma con un nome francescano.
Si sposta in sostanza l'attenzione dallo Ior alla questione sesso interno alla Chiesa.
I due fatti da un lato sono sconnessi, perché il danaro il male, il famigerato fumo di satana, un fumo che ha coperto ogni sostanza è indipendente dal sesso, il sesso è altro , è anche una questione di immagine che vuole la chiesta legata alla castità, ma puramente superabile con l'omertà tipica di questa società. Ma sono anche collegati, poiché al sesso può essere connesso il ricatto ed il riscatto avviene con il danaro o politiche clientelari, dunque potere.
Ma parlare di lobby gay significa anche avere il pretesto per rintrodurre il dibattito sulla omosessualità, ed ovviamente, vista la storia dell'attuale Monarca assoluto dello Stato del Vaticano, non potrà che avvenire una dura repressione ed incrementare l'omofobia.
Forse si curerà l'apparenza, si limerà ciò che sarà possibile limare, ma il principale problema della Chiesa e del Vaticano, lo stato più potente del mondo, dopo quello di Israele e gli Usa, sarà quello economico e proprio per questo motivo ora si sposta l'attenzione su problematiche certamente rilevanti ma non essenziali, perché da sempre tollerate, perché preti gay e suore lesbiche ve ne saranno a migliaia, così come ve ne saranno a migliaia di eterosessuali che vivono il rapporto sessuale, ma questo è un fatto che riguarda da un certo punto di vista anche la libera sfera del libero esercizio della propria sessualità del proprio modo di essere, ma quando dal rapporto sessuale deriva il ricatto è chiaro che non si è più in presenza di lobby ma di società delinquenziale.
I problemi principali della Chiesa non sono danaro e lobby gay, ma danaro e pedofilia.
Il problema della società laica è il vivere la continua ingerenza da parte delle istituzioni clericali, un problema facilmente risolvibile, ma mancando la volontà ed emergendo la sudditanza chiara verso il Vaticano, per arrivare ad uno Stato liberamente laico occorreranno anni ed anni di conflitti.
Il primo passo dovrà essere l'abrogazione, senza condizione alcuna, del concordato ed atti consequenziali.


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