La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

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In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

In autunno Putin a Trieste per sbloccare il rigassificatore?


Salvo imprevisti, salvo caduta anticipata del Governo Letta/Alfano, in autunno a Trieste si svolgerà il summit tra Italia e Russia. Son certo che l'argomento principale sarà solo quello del rigassificatore il resto è solo specchietto per le allodole.

Ricorsi al TAR , petizioni alla Commissione, Petizioni del Parlamento Europeo , proteste, delibere e tanto altro questo autunno rischiano di essere superati dall'accordo tra Italia e Russia.
Coincidenza vuole che il ministero dello Sviluppo economico ha comunicato al Comune di Trieste la sospensione del procedimento di autorizzazione alla costruzione ed esercizio del terminale di rigassificazione di Gnl localizzato nel porto di Trieste-località Zaule, progettato da Gas Natural per un periodo di sei mesi, la cui  scadenza, coincide con il summit triestino. E' vero che a Tarvisio ci sarà il “capolinea” del gasdotto che partirà dalla Russia, ma è anche vero che Gazprom, che coltiva una partnership strategica con Eni da oltre quarant'anni, in passato ha firmato un accordo con Gas Natural , ove si parlava di “stretta collaborazione strategica” e di “operazioni occasionali” anche in tema di gasdotti, elettricità e trading di CO2. Non so ben dire se il detto accordo sia ancora vigente o meno. Ma Gazprom collabora anche con il gruppo E.ON. Il problema è che sia Gas Natural che il Gruppo E. ON sono i gruppi interessati a realizzare il rigassificatore a Trieste, il primo sulla terraferma in località Zaule il secondo è una sorta di off shore da realizzare sempre nei pressi di Trieste.
Insomma le indicazioni ci sono tutte, il rigassificatore la politica del grande capitalismo italo/russo lo vuole realizzare a Trieste.
Insomma il Friuli Venezia Giulia è terra di conquista per il gas russo con una simulata “concorrenza” tra i grandi ricchi fratelli del Gas.

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