Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

In autunno Putin a Trieste per sbloccare il rigassificatore?


Salvo imprevisti, salvo caduta anticipata del Governo Letta/Alfano, in autunno a Trieste si svolgerà il summit tra Italia e Russia. Son certo che l'argomento principale sarà solo quello del rigassificatore il resto è solo specchietto per le allodole.

Ricorsi al TAR , petizioni alla Commissione, Petizioni del Parlamento Europeo , proteste, delibere e tanto altro questo autunno rischiano di essere superati dall'accordo tra Italia e Russia.
Coincidenza vuole che il ministero dello Sviluppo economico ha comunicato al Comune di Trieste la sospensione del procedimento di autorizzazione alla costruzione ed esercizio del terminale di rigassificazione di Gnl localizzato nel porto di Trieste-località Zaule, progettato da Gas Natural per un periodo di sei mesi, la cui  scadenza, coincide con il summit triestino. E' vero che a Tarvisio ci sarà il “capolinea” del gasdotto che partirà dalla Russia, ma è anche vero che Gazprom, che coltiva una partnership strategica con Eni da oltre quarant'anni, in passato ha firmato un accordo con Gas Natural , ove si parlava di “stretta collaborazione strategica” e di “operazioni occasionali” anche in tema di gasdotti, elettricità e trading di CO2. Non so ben dire se il detto accordo sia ancora vigente o meno. Ma Gazprom collabora anche con il gruppo E.ON. Il problema è che sia Gas Natural che il Gruppo E. ON sono i gruppi interessati a realizzare il rigassificatore a Trieste, il primo sulla terraferma in località Zaule il secondo è una sorta di off shore da realizzare sempre nei pressi di Trieste.
Insomma le indicazioni ci sono tutte, il rigassificatore la politica del grande capitalismo italo/russo lo vuole realizzare a Trieste.
Insomma il Friuli Venezia Giulia è terra di conquista per il gas russo con una simulata “concorrenza” tra i grandi ricchi fratelli del Gas.

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