Correva
l'anno duemilaotto, il giorno ventisette del mese di febbraio ed a
Roma in Via del Plebiscito 102 nasceva l'atto costitutivo
dell'Associazione Popolo della Libertà.
L'Associazione
aveva il fine di attuare un programma politico di libertà,
democrazia e giustizia sociale, di liberalismo, solidarietà ed
equità fiscale, con vocazione europea. L'Associazione aveva come
proprio scopo, quello di procurare che, attraverso di essa, i
movimenti politici Forza Italia e Alleanza Nazionale, con la
eventuale aggiunta di altri soggetti, avviino un percorso di azione
politica unitaria e congiunta, con la prospettiva che, nel pieno
rispetto dei propri Statuti e delle future determinazioni assunte
nelle rispettive sedi proprie congressuali, sia dato luogo entro il
1° marzo 2009 ad un unico soggetto politico. Come è noto poi
nascerà l'unico soggetto politico, il PDL, con il suo statuto ancora
vigente.
All'interno
dell'atto costitutivo del 2008 si leggeva che “la durata
dell'Associazione, salvo che la stessa non venga prima della scadenza
stabilita a tempo indeterminato, per unanime decisione degli
Associati, è fissata al 30 luglio 2014 e, in ogni caso, sino a che
non si saranno completate tutte le attività conseguenti alla sua
partecipazione alla consultazione elettorale del 13/14 aprile 2008
per il rinnovo del Parlamento nazionale, ovvero a quella relativa ad
eventuali altre consultazioni elettorali successivamente tenute”.
Chiaramente quell'atto costitutivo è stato superato, però i fatti
che noi tutti conosciamo, il dire e non dire, il mostrare sempre con
orgoglio e soddisfazione le bandiere di forza Italia, penso per
esempio al 2 maggio 2013 ove durante il programma “La guerra dei 20 anni”
una trasmissione dedicata alla difesa mediatica di Berlusconi per il
noto processo Ruby, le telecamere entrate nella villa di Berlusconi
si soffermavano per ben due volte sulle bandiere di forza Italia, le
uniche presenti.
Dunque
quel 30 luglio 2014 indicato come periodo massimo per ultimare lo
scopo dell'associazione Popolo delle Libertà da cui poi è nata
l'attuale organizzazione politica PDL, rischia, nel paradosso del sistema esistente, di
segnare la data ove si scioglierà il PDL per ritornare alla sua vera
madre, Forza Italia.
Piccole
indicazioni che ben rispondono ad un desiderio e ad una volontà in
fondo mai negata.
Forza
Italia che storicamente nasceva contestualmente al fallimento del
progetto politico delle mafie che volevano idealmente l' Italia divisa in tre,
Nord, con la lega, il Centro con i partiti centristi, ed il Sud
con i suoi movimenti indipendentisti ora ritornerà alla ribalta per
concludere un ventennio iniziato formalmente nel giugno del 1993 ma a
livello di attivismo politico nel gennaio del 1994 o per segnare
l'inizio di un ritorno al passato? Verrebbe
da dire quando la politica è ciclica, non solo negli eventi, ma
anche nella forma, forma che poi sarà sostanza di una seconda repubblica che non vuole proprio morire.
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