Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Ritornerà il Reddito Garantito in FVG?


pubblicato su bora.la

Ritornerai lo so ritornerai, cantava Battiato, e probabilmente il reddito garantito, o meglio condizionato, come è giusto chiamarlo, ritornerà in Friuli Venezia Giulia. Il reddito condizionato( garantito) è una specie di ammortizzatore sociale che viene erogato a tutti gli inoccupati, disoccupati e precariamente occupati, iscritti presso le liste di collocamento dei Centri per l’impiego, che devono avere una residenza nella Regione considerata da un tempo minimo stabilito dai provvedimenti locali. Andando a vedere i provvedimenti ultimi approvati da alcune Regioni in materia, si evidenziano elementi in comune, che ben lasciano intendere quale sarà la via che probabilmente seguirà lo Stato italiano nell'adozione del reddito garantito o condizionato.

In Trentino è stato introdotto con la legge legge provinciale n. 13 del 2007 , e modificata successivamente. Tutti i nuclei familiari in possesso di una certificazione Icef pari o inferiore a 0,13 potranno beneficiare di un'integrazione al reddito fino a 6.500 euro annui. L'intervento coprirà un massimo di 16 mesi su 24 . L'integrazione economica viene concessa anche a fronte di cali improvvisi delle proprie disponibilità finanziarie. Ne possono beneficiare tutti i residenti in Trentino da almeno tre anni che accettino la sottoscrizione di un impegno alla ricerca attiva di un lavoro, che non siano accusati o condannati per reati per cui si prevede una pena edittale superiore ai tre anni di reclusione e si dichiarino disponibili all’accettazione di un impiego (per tutti i componenti che non lavorano, pur essendo in grado di farlo). Il rifiuto ingiustificato di un'offerta di lavoro comporta per il nucleo familiare di appartenenza l'impossibilità di presentare domanda nei tre quadrimestri successivi all'ultimo mese di erogazione.

In Veneto, a marzo 2013, la V Commissione regionale ha votato all’unanimità parere favorevole alla proposta di legge presentata da Comitati e da una decina di amministrazioni comunali, il PDL 331, ovvero il reddito garantito. A chi verrà riconosciuto? Ai residenti nella Regione del Veneto da almeno ventiquattro mesi, che siano componenti di maggiore età, privi di occupazione da almeno sei mesi,non percipienti altri sussidi, provvidenze, indennizzi, risarcimenti di qualsiasi natura, appartenenti a famiglie anagrafiche il cui indicatore della situazione economica equivalente non superi la soglia dei 5.000,00 euro. Il reddito minimo di cittadinanza, così viene chiamato in modo erroneo poiché a parer mio si è in presenza di reddito condizionato/garantito, consiste in: erogazione monetaria diretta, al compimento della maggiore età, per un importo minimo di 750 euro, mensili, qualora la condizione personale o fattori oggettivi di crisi occupazionale siano tali da escludere l'avvio di un adeguato percorso lavorativo; corrispettivo per un'attività lavorativa di pubblica utilità da svolgersi presso una comunità locale secondo programmi di intervento approvati dai Comuni relativi alla riqualificazione del patrimonio pubblico, in particolare finalizzati all'implementazione delle compatibilità ecologiche ed ambientali; sostegno, mediante specifici titoli di preferenza, ad un percorso di inserimento e/o completamento formativo e/o scolastico ed agevolazioni varie nel settore della casa, affitti, utilizzo mezzi pubblici, accesso ai servizi sanitari e sociali, buoni pasto.
E' importante notare che ai fini del compimento delle finalità della citata legge è istituito un apposito "Fondo regionale di solidarietà sociale" destinato a raccogliere, oltre ai diretti interventi finanziari che la Regione definirà, armo per anno, nel proprio bilancio, anche ulteriori devoluzioni che vorranno a tal fine stanziare altri soggetti pubblici e privati.

Il Friuli Venezia Giulia nelle linee strategiche della programmazione regionale 2006-2008, con la l.r. 31/03/2006, n. 6 “Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale” aveva introdotto all’art. 59 il Reddito di Base per la cittadinanza.

Anche questo chiamato in modo erroneo reddito di cittadinanza, poiché si era in presenza di reddito condizionato alla ricerca di un lavoro. I Centri per l’Impiego e i Servizi Sociali dei Comuni dovevano concordare tra loro idonee modalità di raccordo con particolare riferimento allo scambio di informazioni nell’accesso alla misura e nella stipula dei Patti di servizio. Con l.r. n.9 del 14/08/2008, la misura, ancora in fase di sperimentazione, è stata bruscamente abrogata e sostituita dal “Fondo per il contrasto ai fenomeni di povertà e disagio sociale” Il bilancio a fine sperimentazione (31.08.2008) evidenziava circa 8.361 domande presentate, corrispondenti all’1,6% del totale delle famiglie residenti in regione. Ma le domande considerate valide, si sono attestate sul 78% delle presentate.

Insomma la raccomandazione 92/441 CEE da un lato, la famosa lettera della BCE dall'altro, che in sostanza ha scritto il programma politico e di governo dello Stato Italiano, ricordando che insieme “all'accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti" l'Italia dovrebbe introdurre "un sistema di assicurazione dalla disoccupazione" apriranno la via al reddito garantito, più che a quello di cittadinanza, (poiché questo è di base ed universale pagato a tutti, senza alcun obbligo di attività ma vincolato solo, per dire solo, al concetto di cittadinanza)  e sarà quello che troverà affermazione probabilmente e nuovamente in Friuli Venezia Giulia e salvo imprevisti anche in Italia, con una disciplina organica e specifica.
Il reddito condizionato avrà anche lo scopo  di sedare le rivolte Sarà l'ennesima iniezione di morfina sociale? Servirà a favorire quel senso di protezione e fiducia che certamente favorirà il consumismo essenza del capitalismo? Il capitalismo, a parer mio, non sarà mai rispettoso della dignità umana, dei diritti sociali, questi provvedimenti, pur importanti e significativi nella vita dei singoli individui,specialmente nella presente epoca dominata dalla depressione, saranno uno scudo determinante per il capitalismo, quel capitalismo che ancora una volta illuderà.









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