L'Unione
Europea ha pubblicato il rapporto sulle vittime
identificate o presunte della tratta di esseri umani nel periodo
2008-2010 nell'UE e ne sono state evidenziate be 23632.
L'Ue sottolinea che ad oggi solo la Finlandia,
Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia e Ungheria hanno
pienamente recepito la
direttiva
anti-tratta dell'UE nella loro legislazione nazionale, e tre
hanno comunicato di avervi provveduto soltanto parzialmente mentre il
termine per il recepimento è scaduto il 6 aprile 2013. L'Italia dunque è ancora una volta inadempiente.
— Vittime
- Il numero totale delle vittime accertate e presunte nel 2008
è stato di 6309, di 7795 nel 2009 e di 9528 nel 2010, con un
aumento del 18% nel triennio di riferimento.
- La distribuzione per sesso ed età delle vittime nel triennio
di riferimento è stata: 68% donne, 17% uomini, 12% ragazze e 3%
ragazzi.
- La maggior parte delle vittime identificate e presunte nel
triennio di riferimento è stata venduta a fini di sfruttamento
sessuale (62%), seguono le vittime della tratta a fini di lavoro
forzato (25%) e, con percentuali nettamente inferiori (14%), le
vittime di altre forme di sfruttamento, come il prelievo di organi,
attività criminali o la vendita di minori.
- La maggior parte delle vittime identificate e presunte nel
triennio di riferimento proviene dagli Stati membri (61%), seguite
da vittime dall'Africa (14%), dall'Asia (6%) e dall'America Latina
(5%).
- La maggior parte delle vittime individuate negli Stati membri
dell'UE è di origine rumena o bulgara.
- La maggior parte delle vittime con cittadinanza diversa da
quella degli Stati membri proviene dalla Nigeria e dalla Cina.
- Il numero dei permessi di soggiorno rilasciati alle vittime
della tratta degli esseri umani con cittadinanza di paesi terzi è
aumentato da 703 nel 2008 a 1196 nel 2010.
— Trafficanti
- Negli Stati membri il numero totale dei presunti trafficanti
dal 2008 al 2010 è diminuito di circa il 17%.
- Il 75% dei presunti trafficanti è di sesso maschile.
- I presunti trafficanti per fini di sfruttamento sessuale
rappresentano circa l'84% del totale nel triennio di riferimento.
- Il numero totale delle condanne per tratta di esseri umani
dal 2008 al 2010 è diminuito del 13%.
In
Italia il fenomeno che viene denunciato come altamente preoccupante
riguarda lo schiavismo nel settore domestico. Una
situazione a dir poco vergognosa in una Unione Europea che è debole
in tema di diritti umani ed è invece fortemente impositiva nelle sue
politiche di austerità.
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