Oggi non sarò formale, nel senso che
utilizzerò un linguaggio volgare e popolare, un linguaggio talmente
comune che è immune da ogni censura sostanziale, perché alla fine
viviamo effettivamente in un Paese di Merda.
Ricordo ancora quando governava lui,
l'ora manzoniano innominato, scaricato da tutti e tutte proprio come
un sacco di merda utile solo per concimare qualche campo di estrema
periferia metropolitana. Così come accade per ogni signor potente.
Quando il vento del potere soffia dalla tua parte, gli inchini sono
la normalità a rischio di inabissare qualche nave da crociera, quando l'uragano della indignazione travolge il tuo
regno, in quel momento sarai solo un ragno da gettare via da una
qualsiasi finestra di periferia.
Berlusconi, Formigoni, giusto per
citarne due.
Ma a furia di puntar il dito verso
l'uomo, non si è dedicata molta attenzione alla sostanza della
politica.
Ed ecco che il governo Monti altro non
ha fatto che attuare pienamente il programma politico del suo
predecessore. Un programma sostenuto dal PD. Già proprio quel PD
che si strappava quasi le vesti, manifestando tutta la sua umile
nudità pornopolitica, contro mister B.
Ed allora comprendi che il problema non era
la politica della destra che è stata fatta propria dalla sinistra
sempre più sinistrata, ma semplicemente una questione di potere.
Scoperta l'acqua bollente? In fondo si
è partecipi dello stesso sistema, salvo qualche sfumatura opaca, la
politica sociale deve essere quella volta a capitalizzare ogni
capitale profitto.
E milioni di italiani si son fatti
trascinare nel fiume di tale zozzeria sociale e politica.
Già, un Paese di Merda.
E neanche profumata.
Ma merda, proprio di quella nera e
puzzolente che quando la vedi la eviti e ti tappi il naso per non
respirar la sua semplicemente puzza puzzosa e puzzolente.
L'Italia è un Paese da evitare.
E noi italiani e non siamo responsabili
del merdaio sociale e collettivo in cui ci troviamo.
Si urla allo scandalo quando si
propongono politiche della malora.
Si urla allo scandalo quando la
Televisione mostra la contesa del minorenne tra Stato Esecutore e
genitori guerrafondai.
E si fanno anche moralismi, quando poi
nelle proprie mura domestiche probabilmente si fa anche di peggio.
Si urla silenziosamente allo scandalo
con facebook.
24 ore di lavoro nella scuola? Troppe?
Migliaia di proteste...virtuali.
Alzare il proprio culetto dalla sedia,
senza mangiar patatine e bere coca cola, è troppo faticoso.
Compagne e compagni la rivoluzione sarà
virtuale e passerà dalla battaglia tra
Pes 2013 vs Fifa 2013.
Pagine e pagine di forum, fanculo e discussioni all'ultimo battito di tastiera, per decidere a chi assegnare il trono del gioco del calcio.
Io opto per Fifa 2013. E' utile per condurti all'esaurimento nervoso.
Intanto il mondo reale continua a
negarti ogni respiro di libera libertà.
Per non parlare delle lotte operaie.
Quando iniziano? Quando la fine è già scritta, dopo aver fatto un goal a Fifa 2013, possibilmente.
Dovremmo chiamarle lotte per gli
ammortizzatori sociali altro che per il lavoro.
Per non parlare dei diritti incivili
esistenti in questo Paese di Merda.
Parla il Vaticano, tutti ad ascoltare.
Radio, giornali, Tv, internet. Anche nelle gallerie più profonde
quasi infernali ascolterai la voce di radio vaticana.
Persecuzione.
Tra Ave Maria e qualche Padre nostro e
probabilmente qualche scopata spazzata via nelle stanze dove si
chiederà il perdono per il rapporto troppo precoce, l'Italia è
destinata a diventare un letamaio vivente.
Eppure esiste la salvezza profetica.
Nessuna cometa.
Nessuna religione.
Nessuna vocazione.
Nessuna missione.
Semplicemente tirate la catenella del
cesso in cui siamo finiti.
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