Ha
creato immenso scalpore la notizia che per i docenti delle scuole
secondarie di secondo grado sarebbe previsto un vero e proprio
incremento orario lavorativo senza pari aumento della retribuzione.
Ma
questa notizia che origine ha?
Andando
a leggere la bozza ufficiale della Legge di Stabilità, reperibile
nei maggiori siti che si occupano di diritto e leggi, nulla di tutto
ciò emerge.
Anzi,
facendo una ricerca su internet, quello che è emerso altro non è
che si tratterebbe di mere voci di corridoio di Viale Trastevere.
Voci
di corridoio che giungono alla vigilia dello sciopero della CGIL del
12 ottobre.
Coincidenza?
Invece
quello che emerge nel testo della Bozza della Legge di Stabilità che
verrà presentata in Parlamento entro metà ottobre e che entrerà in
vigore, salvo cambiamenti, dal primo gennaio 2013, in tema di scuola
è quanto segue:
Docenti
che operano all'estero:
A
decorrere dall’anno 2013, l’autorizzazione di spesa prevista
dall’articolo 658 del testo unico di cui al decreto legislativo 16
aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, è ridotta di un
ammontare pari a 712.265 euro annui e Fermo restando quanto
previsto dal comma… dell’articolo 8, al fine di dare attuazione
ai commi …… con decreto del Ministro degli affari esteri di
concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze si provvede
all’adozione delle misure aventi incidenza sui trattamenti
economici corrisposti ai sensi dell’articolo 171 del DPR 5 gennaio
1967, n. 18, nonché dell'articolo 658 del testo unico di cui al
decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive
modificazioni, anche in deroga a quanto previsto dalle predette
disposizioni, assicurando comunque la copertura dei posti –
funzione all’estero di assoluta priorità.
La
misura quindi riguarda le agevolazioni economiche previste per il
personale in servizio nelle istituzioni scolastiche all'estero, oltre
allo stipendio e agli assegni di carattere fisso e continuativo
previsti per il territorio nazionale.
Si
colpiscono i permessi ai sensi della Legge 104/92.
La Bozza ufficiale afferma che : I permessi fruiti ai
sensi dell’art. 33 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 a decorrere
dall’entrata in vigore del presente decreto dai dipendenti delle
Pubbliche Amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs.
165/2001, ad
esclusione
di quelli richiesti per patologie del dipendente stesso o per
l’assistenza ai figli o al coniuge, sono retribuiti al 50% ferma
restando la contribuzione figurativa.
In
tema di vacanza contrattuale e rinnovo dei contratti si esplica
invece quanto segue:
“Non
si dà luogo, senza possibilità di recupero, alle procedure
contrattuali comunque denominate ricadenti nel periodo 2013-2014, del
personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche così come
individuate ai sensi del comma 2, art. 1, della legge 31 dicembre
2009 n. 196 e successive modificazioni. Per il medesimo personale non
si dà luogo senza possibilità di recupero al riconoscimento degli
incrementi contrattuali eventualmente previsti a decorrere dall’anno
2011”
“In
deroga alle previsioni di cui all’art. 47 bis, comma 2, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni ed
all’art. 2, comma 35, della legge 22 dicembre 2008, n. 303, non si
dà luogo al riconoscimento dell’indennità di vacanza contrattuale
per gli anni 2013 e 2014. La predetta indennità è corrisposta a
decorrere dall’anno 2015 con riferimento al triennio contrattuale
2015-2017 ed è calcolata
secondo
le modalità ed i parametri individuati dal “Protocollo sulla
politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali,
sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo' del
23 luglio 1993.”
Queste
sono le principali misure previste in tema di pubblico impiego con
riflessi diretti nel settore della Scuola, nessuna voce di corridoio
ma fatti, su cui ragionare e opporre le giuste e dovute critiche.
Certo
le indiscrezioni spesso hanno un loro fondamento, spesso strumentale
a determinate logiche, probabilmente qualcosa di vero vi sarà sulla
questione delle ore in aumento come previsto per i docenti delle scuole,
ma ad oggi nulla di scritto emerge, nessuna proposta di legge, ma
solo voci, pericolose, ma voci la cui fonte non è chiara.
Aggiornamento: il mio commento era stato effettuato sulle bozze in circolazione nella data del giorno 11 ottobre 2012, successivamente sono state collocate in rete altre bozze ove emerge la problematica delle 24 ore. In questo link per esempio è possibile leggere quanto oggetto di giusta polemica:
http://www.orizzontescuola.it/news/ecco-bozza-della-legge-stabilit-dal-10-settembre-2013-orario-docenti-24-ore-settimanali
Arriveranno altre bozze con altri contenuti?
sono arrivate
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