Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Trieste in pieno degrado, alcuni perchè

Trieste, Trieste, la bella addormentata, la Principessa rinchiusa nel Castello della memoria mai perduta e vissuta.
Già perchè sembra proprio che Trieste sia prigioniera del suo passato, sembra che sia prigioniera di quel senso di bellezza rinchiuso in qualche libro di storia.
Un tempo nelle Città storiche si provvedeva almeno a tutelare il senso dell'apparenza.
A Trieste non accade più neanche questo.
E' da qualche settimana che segnalo le cose più visibili, che denuncio il degrado visibile che urla nel silenzio rabbioso perchè?

Perchè le Rive sono in queste condizioni?


Perchè il Molo Audace è in queste condizioni?

Perchè la Fontana assetata di Piazza del PonteRosso è in queste condizioni?


Perchè il mare schiaffeggiante  le Rive ed il molo Audace è spesso, anche per intere giornate, in queste condizioni?

Perchè il Canal Grande continua ad essere sporco e degradato?

Perchè nei pressi della Stazione Centrale vige una struttura muraria immensa ma deprimente e degradata così come tutta l'area che la circonda?


 Perchè il Piano Urban è stato gestito con questi risultati?



Questi sono solo alcuni dei perchè tra i tanti perchè del degrado che vive in Trieste. Altri ed altri ancora se ne possono segnalare e non mancherò certamente di segnalarli. Alcune zone che vivono nel degrado tra qualche tempo saranno soggette a lavori di riqualificazione, ma nell'attesa che questi lavori abbiano inizio  è così immane come cosa realizzare una minima opera di pulizia?
Eppure questa Città ha reagito contro l'incuria ed il degrado, occupando per esempio edifici vuoti abbandonati letteralmente a se stessi, ma la risposta è stata la solita e dovuta, dal sistema, repressione penale.




Una Città che per vari mesi ha #occupato Piazza dell'Unità d'Italia racchiudendo la voce e la voglia di libertà e di protesta in uno scenario vivo e ribelle.


Eppure a Trieste vedrai cose a dir poco particolari, come un Gabbiano nutrirsi in una ciotola.
Oppure meduse splendenti medusizzare le acque del golfo triestino


Ma anche condividere l'arte culinaria incredibilmente semplice e genuina di questa terra
Ma anche assistere alle solite speculazioni, parcheggi nascere come funghi velenosi metropolitani in pieno centro storico.
O la ricchezza materiale esposta ed ormeggiata ai piedi della seconda Piazza affacciata sul mare più grande di quell'Europa mai disunita quanto in questa epoca


Trieste soffre, e tutto ciò che scrivo e denuncio lo tastierizzo solo per l'amore che nutro per questa Città, perchè Trieste merita di più. Nascondersi dietro il senso della memoria perduta reca solo un grave danno alla Città, perchè Trieste è in pieno degrado, un degrado reale, visibile e celarsi dietro il senso della bellezza possibile comporta la metamorfosi del senso della bellezza in bruttezza. 
Forse è il caso di porre seriamente in discussione il modo in cui si governa questa Città perchè qualcosa non funziona.

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