E' un titolo forte quello che ho scritto.
Scritto con violenza, perché a volte le parole sono più violente
di ogni azione.
Parto da una delle ultime dichiarazioni rilasciate da alcuni
mafiosi, e con questo termine intendo tutti gli appartenenti alle
varie mafie, nelle galere pugliesi: "È inutile che perdiate
tempo con noi perché noi non c'entriamo nulla…"
Oppure dalle considerazioni che seguono, del tipo che la Sacra
Corona Unita, che altro non è, nelle sue varie articolazioni, che
una costola della 'ndrangheta, della camorra e della mafia, si è
attivata per fare arrestare l'autore della strage.
Altri che le mafie pugliesi, perché la Sacra Corona Unita non può fare una cosa del
genere perché lavora da tempo per il consenso sociale.
Consenso sociale che probabilmente incrementerà se l'autore
materiale ma non certamente il mandante di quella strage verrà preso
proprio grazie all'aiuto delle mafie.
Ora io ho detto e scritto fin dall'inizio che quella non è una semplice
strage di mafia.
E' altro.
Le mafie sono spesso uno strumento, anche manovale, per la
realizzazione di altri fini e scopi.
Ed omologare quel fatto ad una semplice strage di mafia sarebbe un
grave errore.
La strategia della tensione passata ha molto insegnato sul punto,
specialmente sulla convivenza tra mafie e lotta armata sia rossa che
nera che apparati dello Stato, e quella storia è nuovamente in
itinere.
E le dichiarazioni puntuali del Presidente della Repubblica devono
lasciare intendere che qualcosa in tal senso esiste.
Le mafie hanno sempre ucciso ed ucciso anche andando contro i
canonici codici di onore.
Bambini e donne non si toccano? Le mafie non uccidono in quel modo?
Falso.
Basta pensare alle tantissime donne uccise direttamente o
indirettamente dalle mafie.
Penso per esempio a Lea Garofalo torturata ed uccisa
e sciolta nell'acido , a Rita Atria che si uccise
una settimana dopo la morte di quello che lei considerava come il suo
padre acquisito Paolo Borsellino, alla quattordicenne
Annalisa Durante, che il 27 marzo 2004 a Forcella,
durante uno scontro a fuoco fra diverse fazioni della camorra, perse
la vita.
Le donne uccise per mafia ci sono state e ci saranno ancora,
specialmente quelle direttamente uccise dalle mafie.
Perché le donne fanno e faranno tremare le mafie.
Perché le donne hanno un potere immenso e represso da quella
società patriarcale ancora vigente destinato ad implodere e poi
esplodere in una grande e viva ribellione.
La sensazione che lentamente maturo su tutta questa triste,
tristissima vicenda, è che le mafie ne stiano uscendo bene.
Sono persone che aiutano, che cercano ed ottengono il consenso
sociale che addirittura aiutano lo Stato a catturare l'esecutore
materiale della strage di Brindisi.
“Dite al procuratore che se li
prendiamo noi gli attentatori, ce li mangiamo vivi, è questo il
messaggio”
Queste sono parole che sarebbero state pronunciate da uno degli
esponenti più significativi della Sacra Corona unita al caposcorta
del Pubblico Ministero Milto De Nozza
Aiuto che andrebbe rifiutato senza se e ma, aiuto che andrebbe
rifiutato con un no fermo e deciso, perché lo Stato che condanna le
mafie, che partecipa alla ritualità per ricordare la vile morte di
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e non solo, non può accettare
questo aiuto, non deve accettare questo aiuto o questa
collaborazione.
Perché se così fosse, la convivenza tra mafie e Stato sarà
destinata a rimanere stabile nel corso del tempo ed ogni grido ed
urlo volto a condannare le mafie, sarà solo pura retorica e
demagogia.
Il problema è che non ho sentito alcuna smentita su questo
punto, anzi sembra che l'aiuto sia cercato.
E sinceramente in questo tempo, in questa epoca così difficile
non abbiamo certamente bisogno né di retorica né di demagogia..
Cosa accadrà se l'esecutore materiale della Strage di Brindisi verrà catturato grazie all'aiuto delle mafie? Come ne usciranno le mafie?
Nel famoso documento recapitato il 5 aprile del 2012 alla rai di Genova, si scriveva che lo Stato arriverà sempre secondo, perchè è arrivato sempre secondo.
Sarà così anche per Brindisi?
Il fatto di Brindisi rientra in un qualcosa che probabilmente non
avrà mai verità.
Si può cercare la verità, ma non la si deve trovare, almeno
ufficialmente.
Questa è l'Italia di oggi, di ieri e forse di domani.
Ma per cortesia umana, per rispetto di tutte quelle persone uccise direttamente o indirettamente dalle mafie, evitiamo che si arrivi alla
santificazione delle mafie, evitiamolo.
Marco Barone
si potrebbe andare in carcere a vedere di trovare un brandello di verità come con il caso Cirillo... oppure, magari, cerca a Parigi presso la scuola di lingue ...
RispondiEliminasi potrebbe anche essere seri e cercare do c'è - di sicuro - chi mesta nel torbido. Copione già visto, purtroppo!