Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Era solo un bravo ragazzo...



Camminavi sulla scia del vento,
ascoltavi il respiro del tempo,
e ti perdevi,
ti perdevi nella casa murata,
murata dal silenzio di quella musica
che non puoi ascoltare,
che non puoi amare,
che non puoi salvare.



Eri solo un ragazzo,
un bravo ragazzo,
discutevi del goal mancato,
pranzavi con gli amici,
perché così è sempre stato,
eppure avevi  nemici,
conosciuti solo da chi guardava oltre,
vissuti solo da chi ascoltava l'oltre,
ricordato solo dalla solitudine di una vita,
che non ha più tempo
per evitare quell'incudine
che sprofonda
nella tua inquietudine.


Tremavi,
aprivi la mano,
stringevi il tuo pugno nella rabbia
liberata in quella stanza,
sprigionata in quella gabbia,
circondata da sbarre invisibili di
dura
indifferenza.



Sbattevi la testa contro il muro
per nascondere il tuo essere piccolo e uomo,
non eri nessuno,
non eri qualcuno,
ora sei,
ora sei,
anche se più non ci sei.



Eppure eri solo un bravo ragazzo,
salutavi la vita,
salutavi la strada,
salutavi la compagnia,
ed andavi via,
andavi via.



Parole e poesie,
pazzie e follie,
chi si chiede il perché,
chi si domanda ma come mai,
chi semplicemente dice ormai,
già,
ormai.



Lasciato nel tuo essere solo,
solo e abbandonato,
solo e ritrovato.
La storia deve continuare,
la giornata deve continuare,
la tua vita deve finire,
perché io ti ho sempre odiata,
io ti ho sempre amata,
io non ti ho mai avuta,
eppure tu mi hai avuto.







Chiedevi una sigaretta,
fumavi la storia tua,
chiudevi gli occhi e navigavi
su quella prua
ed andavi
andavi ad ammazzare
la corda di chitarra
rigida e mobile
persa in quel sol
monotono
senza più tono.



Era solo un bravo ragazzo,
chi si domanda come mai,
chi si chiede il perché,
chi semplicemente dice ormai,
già,
ormai.


Marco Barone



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