A proposito della provincia di Gorizia/Monfalcone o ....Isontina

  IN FVG si è registrata in materia di province una situazione bizzarra. Prima le aboliscono, poi nascono le UTI, poi gli EDR, poi si propone il ritorno a ciò che è stato abolito il tutto in una regione che deve fare i conti con un calo demografico devastante forse la migliore soluzione sarebbe quella di costituire la provincia autonoma di Trieste e di Udine, sul modello del Trentino Alto Adige/ Südtirol inglobando l'Isontino o nella provincia di Trieste o in quella di Udine? Intanto, giunge la proposta della costituzione della provincia di Gorizia/Monfalcone. Ogni volta che si tocca il nome di qualcosa, si scatena sempre un putiferio, il merito però di questa proposta, a prescindere dal nome, è quello di aver acceso l'attenzione sul fatto che vi è la necessità di unire un territorio diviso come non mai. Da un lato hai Monfalcone che va oltre i 30 mila abitanti, dall'altro Gorizia che scende sotto la soglia dei 34 mila abitanti. Da un lato hai Monfalcone centrica, in qu

Drogati di consumismo.


Incredibile.
Già, incredibile, ma tutto e ripeto tutto tristemente reale e poco regale.
Poco regale per quella maledetta indignata dignità che ogni giorno diciamo di voler rivendicare, affermare.
Accade che a Roma inaugura la sua attività un centro commerciale.
Promettono forti sconti.
E cosa succede?
Caos più totale.
Oltre 250 vigili costretti ad intervenire per controllare le indomite vie del traffico di Roma andate letteralmente in blocco totale.
Aspirale consumistica affermata.
Ponte Milvio, Cassia, Flaminia, Salaria, Corso Francia, Olimpica, Monti Tiburtini, XXI Aprile, San Giovanni, Prenestina, Tangenziale Est, bloccate.
Per non parlare delle risse, che molti hanno vissuto.
E tutto questo per cosa?
Per occupare il Parlamento?
Per protestare per la perdita del lavoro?
Per protestare conto il golpe bancario in itinere in questo paese?
No.
Tutto questo per un fottutissimo momento di glorioso consumismo.
Siamo malati di consumismo.
Il consumismo è la forza del capitalismo.
Forse la rivoluzione si farà proprio perché le persone comuni non potranno più acquistare l'ultimo cellulare alla moda, o fare un mutuo, pur di mangiar pasta in bianco tutti i giorni, per comprare l'ultimo modello di auto.
Forse sarà così.
Forse no.
Ma in ogni caso, e prima di ogni caso, il primo processo rivoluzionario e ribelle deve essere quello culturale.
L'Italiano medio si è smarrito per la selva dell'ignoranza,
per la via del dipendente consumismo.

Marco Barone




Commenti

  1. ...e meno male che c'è la crisi.....se fosse un supermercato l'avrei capito ma per l'elettroncia!!! Siamo una società di m....

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