Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Sconvolto senza alcun torto.


Quello che scriverò ora, in questo preciso istante, già destinato a divenir passato nel presente immediato, non sarà, quindi è, o meglio non è, nulla di stravolgente.
Potrebbe essere deprimente.
Potrebbe essere forse anche demente.
Nel senso che va oltre la mente...che non mente.
Giornata tipica di  fredda estate.
Le autostrade intasate.
Spiagge variegate.
Chi suona la fisarmonica,chi riflette sulla società bionica.
Chi si perde nella falsa dionisicità del bere,
chi vuole sapere.
Televisione spenta.
Ti colleghi alla rete.
Enorme rete, tanti buchi ma non vuoi fuggir.
Perchè la rete ti permette di capire.
Carpire informazioni.
Carpire sensazioni.
Conferme e smentite.
Udite, udite si parla nuovamente di Libia.
Qualche trafiletto sulla guerra "umanitaria" dimenticata.
Il motivo?
La strage in Siria.
La straga di Hama.
Chi tal società oggi ama?
Spari.
Fughe.
Violenze.
Civili morti.
Ma siamo tutti coinvolti.
Guardi i video sui soliti giornali online che non voglio neanche nominare.
Perchè nominare ciò che ti fa incazzare?
Allora li nomino.
Repubblica.it
Corriere.it
Direte, li hai presi di mira?
Son giorni,mesi, anni,che critico la loro disinformazione.
Certo.
Perchè sono i siti più visti in Italia.
Beh d'altronde come possono diffondere informazioni che ledono gli interessi di chi finanzia quei giornali?
Italia.
Povera Italia.
Ricca Italia.
Povera Italia.
Bene.
Anzi male.
Anzi maledettamente bene.
Guardi i video sulla Siria.
Parte la pubblicità.
Sembra di essere al cinema.
Popcorn?
Hotcorn?
Minchiacorn?
Cola?
No grazie.
Quali grazie in tal disgrazie?
Boom.
Spari.
Spari.
Fughe.
Morti.
Io sono qui.
In questa stanza.
Penso e rifletto.
Osservo, ascolto e m'incazzo.
Tanto.
Si chiude il video.
Nuovamente pubblicità.
Cinema a casa.
Ma è la realtà.
La gente muore.
La gente muore.
La gente muore.
Ed io?
Cosa posso fare?
Pensi ancora alla cattiva informazione.
Alla fuorviante rappresentazione della realtà sulla Valle che non si arrende.
Talmente fuorviante che anche alcuni Sindaci della valle hann ceduto alle rappresaglie della finta informazione.
E pensi.
Si rappresenta una realtà sballata a pochi passi da casa tua.
In qualche modo puoi capire, sapere, quale è la vera situazione.
Ma sulla Libia?
Quante boiate ci hanno conferito per realtà?
Per verità?
Infinite.
Come puoi verficarle?
Ragioni.
Spronar la mente nel sistema che ti mente.
In Siria si muore.
Si moriva anche prima.
Oggi si muore di più.
Si vede che a breve i volenterosi dovranno intervenire.
Si parla nuovamente di Libia.
La guerra dimenticata.
Una delle tante.
Auotastrade intasate.
Spiagge variegate.
Che tunnel senza fine.

Marco Barone

Commenti

  1. bellissimo...potrebbe essere il testo di una canzone di rino gaetano!!

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  2. abbiamo in comue le origini calabresi...grazie per il bel pensiero!
    mb

    RispondiElimina

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