Il comitato no tav denuncia, con grande indignazione quanto segue:
Ieri pomeriggio 29 giugno un mezzo blindato antisommossa dei Carabinieri diretto a Chiomonte ha investito e ucciso una pensionata a Venaria, Anna Reccia e aveva 65 anni. Ci sentiamo di sottolineare da queste pagine quanto accaduto. E’ un’operazione militare a tutti gli effetti per la quantità di numeri e mazzi impiegata e nelle operazioni militari si sa ci stanno anche i morti. Dalle prime notizie l’autista dichiara di essersi fermato a fare rifornimento e poi essere ripartito per fermarsi dopo decine di metri al semaforo. Solo lì dice di essersi accorto di un corpo accasciato a terra dagli specchi retrovisori. Questi mezzi corazzati usati a Chiomonte sono mezzi da guerra dati in mano a dei criminali. Come a Genova ancora una volta l’arroganza e la guerra uccidono sotto gli pneumatici dei mezzi dei carabinieri. Fino a quando ancora? Questa morte è responsabilità della lobby si tav. Il media mainstream dirà che questa è una forzatura strumentale dei notav. Non è così! In questi giorni decine e decine di mezzi incolonnati fanno su e giù per la valle. La realizzazione dell’opera prevede centinaia di tir – oltre ai mezzi delle forze dell’ordine – ch efaanno su e giù per decenni… Perché i giornali non scrivono che il mezzo che ha investito l’anziana signora era diretto al cantiere della Maddalena? Quando diciamo che il Tav è un’opera dannosa, nociva,necrogena intendiamo proprio questo: un costo sociale, umano e ambientale senza misura con i presunti “vantaggi”. Alla famiglia il nostro pensiero
Certamente tale situazione lascerà riflettere.
In ogni caso a Chiomonte si è realizzata una ferma e decisa azione repressiva dello Stato, determinata dal timore di perdere i fondi comunitari.
Quanti appalti, quante consulenze, quanti magna magna sarebbero andati persi?
Quanti capitalisti rischiavano di non soddisfare i propri interessi?
A Chiomonte vi è stata una invasione militarizzata .
Mezzi blindati, uomini in divisa.
Lo Stato, quello peggiore, ha manifestato la sua consistenza.
Una signora è rimasta vittima, nel senso reale, brutale del termine, di tale invasione.
Incidente di percorso si dirà.
Incidente di percorso che poteva esser ben evitato, ma non in questo Stato.
Marco Barone
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