Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

Immagine
Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

La Grecia sull'orlo del baratro, 5 maggio sciopero generale in Grecia. Solidarietà con la lotta del popolo greco

La situazione finanziaria in Grecia peggiora di giorno in giorno. Allo stato attuale è impossibile per il paese ottenere prestiti sul mercato finanziario. Il tasso di interesse per i bonds greci a 10 anni è del 10,55% (18,50% per quelli a due anni). In realtà nessuno vuol fare prestiti alla Grecia. Il governo tenta di velocizzare il processo degli aiuti di Unione Europea - Fondo monetario internazionale.

Se non riceveranno il danaro entro il 28 maggio lo Stato sarà obbligato a sospendere i pagamenti. Tuttavia, le condizioni imposte dalla Germania e dal Fondo monetario per il prestito causeranno un reale disastro sociale. I "partner" europei richiedono: un taglio dei salari del 15% sia nel settore pubblico che in quello privato; l'aumento del'età pensionabile a 67 anni; la diminuzione delle pensioni; migliaia (forse centinaia di migliaia) di tagli di posti di lavoro nel settore pubblico; l'abolizione degli accordi collettivi tra sindacati e datori di lavoro; l'abolizione di ogni limite legale ai licenziamenti nel settore privato; tagli nella spesa pubblica (già annunciato che dall'anno prossimo il numero di alunni per classe passerà da 25 a oltre 30). Come potete capire questo è il peggior piano possibile del Fondo Monetario Internazionale. Ma è ampiamente possibile che la situazione alla fine andrà fuori controllo anche con questo catastrofico piano. Molti paragonano questa situazione a quella passata dall'Argentina. In primo luogo c'è un'ondata di ritiro di danaro dalle banche. I ricchi e la classe media temono che la Germania cacci via la Grecia dalla Zona Euro. Cercano di salvare i loro euro trasferendoli a Cipro o facendo investimenti immobiliari a Londra (alcuni se li tengono semplicemente in casa!). Inoltre, mano a mano che il tempo passa, sembra impossibile che la Grecia sarà in grado di pagare il suo debito seppure con l'aiuto del FMI. Si dice che dei prossimi cinque PIL ,uno dovrebbe essere usato per pagare il debito pubblico.

In conclusione la Grecia è sull'orlo del baratro!
Il 5 maggio ci sarà in Grecia uno sciopero generale.



Sarebbe una buona idea per i Movimenti Europei fare di questa data una giornata di solidarietà con il popolo greco e di resistenza internazionale alle politiche liberiste dell' Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale.



Yannis Albanis



Network for Political and Social Rights

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot