Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Incredibile ma vero...SCUOLA: Friuli. Chiesta la carta d'identità bilingue. Priorità a insegnanti che sanno la lingua


UDINE (22 marzo) - Una carta d'identità bilingue italiano-friulano da rilasciare, su richiesta, ai residenti nei comuni friulanofoni del Friuli Venezia Giulia. È una delle richieste contenute in un documento che il Comitato per l'autonomia del Friuli consegnerà alla Commissione Paritetica Stato-Regione.

Alla Commissione il comitato chiede l'impegno per le norme di attuazione dello statuto speciale della Regione riguardanti le disposizioni di tutela della lingua friulana. Stamani, a Udine, c'è stata la presentazione del documento da parte dei rappresentanti del comitato, Arnaldo Baracetti e Gianfranco D'Aronco.

Quella delle norme attuative dello Statuto di autonomia, hanno spiegato i rappresentanti del comitato, «sono state esplicitamente indicate dalla Corte Costituzionale, nella sentenza emessa sulla legge regionale per la lingua friulana, come la fonte normativa più adatta a disciplinare il tema delle politiche di tutela del friulano».

Precedenza agli insegnanti e dipendenti pubblici che conoscono il friulano. l comitato ha anche chiesto che la disciplina dell'insegnamento curricolare del friulano sia demandata alla Regione, sentito l'Ufficio scolastico regionale. Inolte, è stato chiesto che nelle località friulanofone si attribuisca la precedenza agli insegnanti che abbiano dimostrato la conoscenza della lingua e della cultura friulana davanti ad una apposita commissione regionale. Una precedenza chiesta anche per i dipendenti pubblici che conoscono il friulano, specie per le funzioni di "front office".
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=95577&sez=REGIONI

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