Nella relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla strage di via Fani e sul terrorismo in Italia, data 1986, il cui testo è ora disponibile insieme ad altri atti di rilevanza storica, nel sito istituzionale memoria.gov, era stata redatta una mappa per regione del fenomeno terroristico in Italia. E si citava anche la provincia di Gorizia. Nella provincia di Gorizia gli episodi citati sono quattro. Due ben noti, poichè hanno prodotto anche delle vittime. Si parla chiaramente della strage di Peteano del 31/5/1972 , già al centro di una lunga, complessa e tormentata vicenda giudiziaria la cui matrice è stata neofascista. Si cita il dirottamento di Ronchi compiuto il 6 ottobre del 1972 da parte del neofascista Ivano Boccaccio, episodio connesso alla strage di Peteano, terrorista deceduto nel conflitto a fuoco con le forze dell'ordine intervenute sul posto. Ivano Boccaccio era stato in trovato possesso della pistola usata da Vinciguerra responsabile della strage di Pe...
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Un 3 settembre "nero" per la verità per Giulio Regeni e per i diritti umani
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C'era attesa per l'audizione di Gentiloni alla Commissione monocamerale d'inchiesta per l'omicidio di Giulio Regeni. Gentiloni che è stato ministro degli Esteri quando Giulio venne sequestrato dalle forze degli apparati della sicurezza nazionale dell'Egitto, e poi fu anche presidente del Consiglio nella fase successiva. Ha letto in una ventina di minuti la sua ricostruzione delle cose. Come hanno fatto un pò tutti. Si direbbe i compitini fatti a casa. Ha ricordato che i 17 mesi di richiamo dell'ambasciatore italiano sono stati un qualcosa senza precedenti, che anche l'Egitto richiamò il proprio ambasciatore e che poi si decise di normalizzare i rapporti in sostanza perchè l'ambasciatore non poteva restare in Italia per sempre. L'incarico che venne dato fu quello di rafforzare la cooperazione giudiziaria. Come è noto questo obiettivo non è stato raggiunto. Di accordi di cooperazione giudiziaria non c'è traccia, di cooperazione sul campo manco l'ombra, di prese in giro, invece, sì. E sono tante. Anzi, beffa nella beffa gli egiziani si sentono talmente forti che hanno osato contrattaccare dicendo che bisogna riaprire le indagini sull'attività di Giulio in Egitto. L'Italietta, perchè questo siamo per come ci stiamo comportando con l'Egitto, ci manca solo che chieda scusa all'Egitto per aver osato chiedere verità processuale per un proprio cittadino. Giulio. Cosa volete che sia, che un ragazzo di neanche trent'anni, sia stato rapito, torturato e ucciso da articolazioni dello stato egiziano? Una cosa da niente, no? Una cosa da niente. E cosa volete che sia che quell'Egitto che da oltre quattro anni a questa parte, passando dall'uccisione di cinque ragazzi innocenti, a depistaggi, a ritorsioni, intimidazioni, minacce, continua a camminare come il gambero rispetto alla verità processuale per Giulio? D'altronde, come potrebbe la dittatura condannare se stessa? Quella dittatura che continuua a torturare, uccidere e spazzare via i diritti umani. La Commissione d'inchiesta monocamerale sta rischiando di diventare una passerella mediatica a difesa delle ragioni di "stato" da repubblica delle banane. Perchè ciò che verrà reso pubblico saranno i compitini preparati a casa con tutto ciò che questo comporta. Soliti bla, bla, bla, hanno fatto praticamente tutto bene, anzi, benissimo nei confronti dell'Egitto.
Ed il resto, sempre che ci sia un resto, è secretato. Di domande "scomode" poco o nulla. Di questo passo questa Commissione perderà ogni senso, anzi, rischia di diventare un boomerang. In tutto ciò non si capisce ancora oggi quali siano state le cose negate all'Egitto da quando i rapporti diplomatici sono stati normalizzati. Si dice più volte che non sono al pieno delle loro potenzialità, poi quando chiedi che diamine significa ciò, fanno il giro del mondo in un nano secondo. Dicono tutto per non dire nulla. E questo 3 settembre nero si conclude con la visita dell'Alto rappresentante dell'UE e vice presidente della Commissione Ue, Josep Borrell Fontelles con Al Sisi. Il profilo ufficale social della verità per Giulio se ne accorge subito e denuncia la gravità di questa visita per come impostata.
"L'Egitto svolge un ruolo chiave nella regione e ci sforziamo di rafforzare le relazioni e di cooperare ulteriormente su questioni di reciproco interesse. UE e #Egypt sono partner forti". Questo è quanto verrà scritto nei social dall'alto rappresentante dell'UE. Tutto ciò è una cosa semplicemente penosa e indegna di quella che dovrebbe essere la storia dell'UE, almeno in teoria. Oltre ogni decenza. Altro che tutela dei diritti umani, della democrazia, di libertà, di uguaglianza, di fratellanza. Chissà che ne penseranno di tutto ciò i familiari delle vittime della dittatura egiziana in questo 3 settembre, 55 mesi senza Giulio e senza neanche la minima ombra della verità processuale.
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Prima del famigerato esodo, Cherso, come Lussino e come tanti altri posti del Quarnero, dell'Istria croata oltre che slovena, della Dalmazia, la presenza degli italiani autoctoni era importante, in alcuni casi si arrivava ad avere la maggioranza assoluta, poi, quello che è stato, è stato, i diritti però del bilinguismo, finalizzati a tutelare tanto l'italiano, quanto le radici e l'identità storica e culturale di questi luoghi, in un certo senso anche se con fatica sono sopravvissuti e difesi con battaglie quasi quotidiane da decenni da parte degli abitanti della minoranza del luogo. Però a volte capita di dover fare i conti con la legge dell'assurdo. Come a Cherso. Dove se da un lato emerge la sede della comunità italiana, con tanto di tricolore, dall'altro, il bilinguismo è praticamente inesistente. Anzi, ridicolizzato. Ci sono cartelli in inglese, sloveno e tedesco e non in italiano, altri, pochissimi, una manciata, in italiano, solo messi forse come accontentin...
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