Da un lato il mondo delle parole, risoluzioni, proclami, condanne, che diventano per dirle alla triestina ciacole, chiacchiere da bar, che hanno anche un valore di presa in giro, quando la realtà dei fatti ti racconta una storia diversa, fatta di sostegno attivo, economico e militare ad una delle peggiori dittature della storia egiziana. Anche se l'esercito egiziano non è più dal 2025 tra i primi 15 al mondo per importanza, è ora al 19° posto, il sostegno agli armamenti e militare è continuato tanto da parte dell'Europa che da parte dell'Italia in modo sistematico e incessante. Questa estate ad esempio il comandante in capo delle forze armate e ministro della Difesa e della produzione militare Abdel Meguid Sakr hanno discusso con il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto di rafforzare la cooperazione militare. Ciò è avvenuto durante un incontro tra Sakr e il ministro della Difesa italiano in visita e la sua delegazione di accompagnamento, incontro a cui hanno part...
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Un 3 settembre "nero" per la verità per Giulio Regeni e per i diritti umani
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C'era attesa per l'audizione di Gentiloni alla Commissione monocamerale d'inchiesta per l'omicidio di Giulio Regeni. Gentiloni che è stato ministro degli Esteri quando Giulio venne sequestrato dalle forze degli apparati della sicurezza nazionale dell'Egitto, e poi fu anche presidente del Consiglio nella fase successiva. Ha letto in una ventina di minuti la sua ricostruzione delle cose. Come hanno fatto un pò tutti. Si direbbe i compitini fatti a casa. Ha ricordato che i 17 mesi di richiamo dell'ambasciatore italiano sono stati un qualcosa senza precedenti, che anche l'Egitto richiamò il proprio ambasciatore e che poi si decise di normalizzare i rapporti in sostanza perchè l'ambasciatore non poteva restare in Italia per sempre. L'incarico che venne dato fu quello di rafforzare la cooperazione giudiziaria. Come è noto questo obiettivo non è stato raggiunto. Di accordi di cooperazione giudiziaria non c'è traccia, di cooperazione sul campo manco l'ombra, di prese in giro, invece, sì. E sono tante. Anzi, beffa nella beffa gli egiziani si sentono talmente forti che hanno osato contrattaccare dicendo che bisogna riaprire le indagini sull'attività di Giulio in Egitto. L'Italietta, perchè questo siamo per come ci stiamo comportando con l'Egitto, ci manca solo che chieda scusa all'Egitto per aver osato chiedere verità processuale per un proprio cittadino. Giulio. Cosa volete che sia, che un ragazzo di neanche trent'anni, sia stato rapito, torturato e ucciso da articolazioni dello stato egiziano? Una cosa da niente, no? Una cosa da niente. E cosa volete che sia che quell'Egitto che da oltre quattro anni a questa parte, passando dall'uccisione di cinque ragazzi innocenti, a depistaggi, a ritorsioni, intimidazioni, minacce, continua a camminare come il gambero rispetto alla verità processuale per Giulio? D'altronde, come potrebbe la dittatura condannare se stessa? Quella dittatura che continuua a torturare, uccidere e spazzare via i diritti umani. La Commissione d'inchiesta monocamerale sta rischiando di diventare una passerella mediatica a difesa delle ragioni di "stato" da repubblica delle banane. Perchè ciò che verrà reso pubblico saranno i compitini preparati a casa con tutto ciò che questo comporta. Soliti bla, bla, bla, hanno fatto praticamente tutto bene, anzi, benissimo nei confronti dell'Egitto.
Ed il resto, sempre che ci sia un resto, è secretato. Di domande "scomode" poco o nulla. Di questo passo questa Commissione perderà ogni senso, anzi, rischia di diventare un boomerang. In tutto ciò non si capisce ancora oggi quali siano state le cose negate all'Egitto da quando i rapporti diplomatici sono stati normalizzati. Si dice più volte che non sono al pieno delle loro potenzialità, poi quando chiedi che diamine significa ciò, fanno il giro del mondo in un nano secondo. Dicono tutto per non dire nulla. E questo 3 settembre nero si conclude con la visita dell'Alto rappresentante dell'UE e vice presidente della Commissione Ue, Josep Borrell Fontelles con Al Sisi. Il profilo ufficale social della verità per Giulio se ne accorge subito e denuncia la gravità di questa visita per come impostata.
"L'Egitto svolge un ruolo chiave nella regione e ci sforziamo di rafforzare le relazioni e di cooperare ulteriormente su questioni di reciproco interesse. UE e #Egypt sono partner forti". Questo è quanto verrà scritto nei social dall'alto rappresentante dell'UE. Tutto ciò è una cosa semplicemente penosa e indegna di quella che dovrebbe essere la storia dell'UE, almeno in teoria. Oltre ogni decenza. Altro che tutela dei diritti umani, della democrazia, di libertà, di uguaglianza, di fratellanza. Chissà che ne penseranno di tutto ciò i familiari delle vittime della dittatura egiziana in questo 3 settembre, 55 mesi senza Giulio e senza neanche la minima ombra della verità processuale.
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Trieste, Triest, o Trst, Udine, Udin, Weiden o Viden. Due città distanti poco meno di 100 km. Con una cultura profonda, una storia complessa, che ancora oggi divide. Due città capoluogo di due regioni differenti, con identità differenti, il Friuli, Udine, la Venezia Giulia, Trieste per fondersi e confondersi con una mescolanza spesso mal digerita nell'unità del Friuli Venezia Giulia senza più alcun trattino divisore passando dal cuscinetto della Bisiacaria. Nonostante nel complesso si sia in una regione poco più piccola della sola provincia di Bari per popolazione. La sua area è pari a 7.924 km² cioè di poco superiore alla provincia di Sassari o Torino o Cosenza o Bolzano ad esempio. Ma con o senza trattino la divisione e la rivalità tra queste due città esiste, persiste e resiste. Dai dileggi, ai giochi, dallo sport, dal basket al calcio, a tutto ciò che può portare alla rivalità. Due bellezze contrapposte se non opposte, dalla bora di Trieste all'eleganza di Udine, ...
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