Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

L'ultima follia dell'Egitto. Una centrale nucleare

L'accordo con la Russia vuole in Egitto la realizzazione della sua prima attesa centrale nucleare. Se ne parla praticamente dagli anni '60. Nel 1964 fu proposta una centrale nucleare da 150 MWe, nel 1974 fu proposta una centrale da 600 MWe per Sidi Kreir vicino ad Alessandria.  Nel 1976 veniva istituita l'autorità governativa per le centrali nucleari (NPPA) e nel 1978 sono stati elaborati diversi piani per dieci reattori con una capacità di 7200 MWe, a Sidi Kreir, Al Arish, Il Cairo e nell'Alto Egitto. E' dal 1983 circa che si parla del sito di  El Dabaa sulla costa mediterranea - 170 km a ovest di Alessandria e Zafraana sul Golfo di Suez.  
Il piano fu interrotto a seguito dell'incidente di Chernobyl del 1986. Ed ora si ritorna su questo sito. Mentre il mondo, salvo casi scellerati, come in Slovenia, decide di voler arrestare l'energia nucleare, in Egitto si decide ovviamente di fare il contrario. Di investire in questo settore. In un Paese dalla povertà estrema, corruzione enorme e con una delle più feroci dittature di questo secolo. Facile immaginare i disastri che ne possono derivare. Ovviamente arrivano i soliti proclami che non contano nulla salvo che per la gloria di chi li pontifica, come la centrale più sicura del mondo, la più figa del mondo, a prova di disastri. Si tratterà del più grande progetto realizzato in Egitto. Ad oggi le centrali nucleari in Africa sono praticamente inesistenti salvo il caso del SudAfrica anche se Etiopia, Kenya, Uganda, Nigeria, Rwanda, Zambia e Ghana pare che vogliano intraprendere questa strada. Sarebbe la catastrofe delle catastrofi per questo continente. Invece di guardare alle fonti rinnovabili si guarda al nucleare. Ed i siti dove verranno collocati i depositi per i rifiuti quali saranno? Dove verranno collocati? Forse in Egitto, vista la povertà estrema che c'è, è facile immaginare come finirà. A colpi di pacchi di pasta, come il regime tende a fare da tempo, si comprerà il consenso della disperazione del popolo anche in questo caso. Un popolo che in gran parte ha comunque iniziato a sollevare la testa per fermare questo scempio. E' solo questione di tempo.

mb

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