La strage di Vergarolla, se ancora oggi non si riesce a collocare una lapide con i nomi delle vittime
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La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docente di sostegno,con la scusante della continuità didattica. Quando il problema è la precarietà. Ma questo non interessa. Oramai nella scuola di oggi si è più abituati a puntare il dito contro il primo che passa che contro la Luna. È più conveniente e semplice perché non bisogna fare lo sforzo di pensare. Ben venga pertanto la protesta dei ragazzi. Vanno ascoltati,non demonizzati e fino a quando c'è dissenso, significa che esiste ancora uno spiraglio di libertà e democrazia.
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