Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Il FVG dopo aver tolto lo striscione per Giulio, chiede di togliere le sanzioni alla Russia

L'asse FVG Russia, passando dall'Egitto, partner fondamentale per l'Italia e la Russia, continua ad alta velocità. Hanno strizzato dalle parti della Regione FVG un bellissimo, si fa per dire, occhiolino all'Egitto, togliendo lo striscione che recava un grandissimo fastidio dalle parti di Al Sisi. Quello esposto sul palazzo della Regione del FVG con cui si chiede da più di tre anni verità e giustizia per Giulio.Cittadino del Friuli, per chi non lo sapesse. Poi, hanno tolto il logo, dopo averlo ridimensionato, verità per Giulio Regeni, dalla home del sito della Regione. Lo si può trovare in quello però del Consiglio regionale. Ma è altra storia.  Il pretesto era la "strumentalizzazione". Non si è mai capita quale fosse. Un gesto simile venne anticipato qualche anno prima dai vicini di casa del Comune di Trieste. Almeno furono coerenti e chiari nella motivazione della rimozione, non si nascosero dietro il dito. Il passo successivo è stato quello, passando dalla proposta di fare l'Alta velocità in FVG insieme a Lombardia, Veneto e Piemonte, di chiedere di  togliere le sanzioni alla Russia. In tutte le salse e lingue si è detto che l'Alta velocità in FVG sarebbe oltre che inutile, salvo per chi la costruisce e ci costruisce il consenso politico, deleteria per il paesaggio e gli equilibri ambientali. A partire dal Carso. Togliere le sanzioni alla Russia. Certo. Un Paese che a livello di diritti umani è sullo stesso livello dell'Egitto per tanti aspetti. Se ci fosse la stessa attenzione e sensibilità per i diritti umani,  che c'è  per le questioni economiche, si vivrebbe in un mondo più umano.  Più giusto. Più sano e sicuro. Se fosse  stato così, casi come quelli di Giulio non sarebbero certamente esistiti. Ma il mondo ti racconta una storia diversa. Una storia che si sta scrivendo in modo pessimo anche dal Friuli Venezia Giulia, regione che al momento guarda a questi modelli, Egitto, Russia, i muri ungheresi. C'è poco di cui rallegrarsi qui.

mb

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