La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

E arrivano le maglie con scritto " Fiume o morte" con il nome di Ronchi




«In nome di tutti i morti per l’Italia giuro di essere fedele alla Causa Santa di Fiume, non permetterò mai con tutti i mezzi che si neghi a Fiume l’annessione completa ed incondizionata all’Italia. Giuro di essere fedele al motto: Fiume o morte».
Questa  era la formula del giuramento di Ronchi. Venti ufficiali, duecentoventidue granatieri, quattro mitragliatrici, quattro pistole mitragliatrici, sedicimila munizioni per i fucili, la spedizione ebbe l’apporto determinante di una parte di esercito, soldati frustrati e confusi in seguito alla pace, alla riduzione di personale, alla smobilitazione, che vedevano in D’Annunzio ed in Fiume, con la piena complicità dello stesso Vate, mezzi utili per fini che solo la storia sarebbe riuscita a spiegare con gli eventi successivi. Fiume era solo uno strumento, non il fine.
Il fine, la luna, sarà chiara qualche anno dopo, con la marcia su Roma. In occasione del centenario della marcia su Fiume, in rete, stanno circolando delle magliette che la Federazione Nazionale Arditi avrebbe preparato per l'occasione. Richiamando quel motto del fiumanesimo che venne fatto poi proprio dal fascismo. Fiume o morte. 
Gli arditi, nati negli anni venti, ebbero un ruolo centrale nella marcia dell'occupazione di Fiume che si concluderà in modo violentissimo, con una sessantina di morti.  La maggior parte di costoro si aggregarono al fascismo delle primi origini, con i nascenti fasci del combattimento, di cui D'Annunzio nel 1920 prese anche la tessera.  La situazione storica degli arditi fu abbastanza complessa, come si può leggere ad esempio sul noto  sito analisidifesa "(...) "la Federazione Nazionale Arditi d’Italia (F.N.A.I.) la quale – ritenuta vicina al fascismo – nel 1921 subì la scissione dell’ala sinistra e antifascista che si organizzò negli “Arditi del popolo”. La Federazione venne ritenuta fiancheggiatrice dello squadrismo che cercava di reprimere il dissenso al fascismo, mentre l’ala scissionista si schierò sul versante opposto per contrastare la suggestione dittatoriale"

Immaginiamo che a Fiume saranno ben contenti di vedere queste magliette, no? E Ronchi, medaglia d'argento al valor militare per l'attività partigiana ?  Vedere associato il proprio nome a ciò? Si dirà, si tratta di maglie rievocative. E' vero. Il problema è proprio la rievocazione che non deve più esistere e trovare alcun tipo di legittimazione né da punto di vista storico, né dal punto di vista politico.

mb

Commenti

  1. Articolo vergognoso e fazioso, nonché storicamente scorretto. Gli Arditi, tecnicamente "Riparti d'Assalto", nacquero nel 1917 (il 29 luglio). I militari che chiamarono D'Annunzio a guidarli erano Granatieri, della Sassari ed anche Arditi. Tutti Uomini che per la Patria e la Vittoria sacrificarono tutto. E che a fine guerra, si trovarono smobilitati e con le promesse fatte non mantenute. Facile giudicare col metro attuale...
    Quanto a Ronchi dei Legionari (e non dei partigiani) la Storia è Storia. Sono gli articoli come questo che la confondono con la politica.

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