Il Comune di Ronchi "adotti" la tomba storica della famiglia Fontanot e le tombe storiche a rischio oblio del cimitero

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Il territorio ronchese durante le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale ha pagato dazio pesantemente soprattutto per il contributo dato da diverse famiglie nella lotta di liberazione. Decine di famiglie hanno visto spezzato il proprio legame, non hanno potuto veder crescere i propri figli, fratelli, sorelle perchè la guerra non conosce pietà alcuna. Tra le famiglie che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia non solo locale ma anche internazionale c'è sicuramente quella dei Fontanot. Su cui sono stati scritti diversi libri, realizzati documentari e intitolate vie in diverse località. Eppure al cimitero di Ronchi non si può restare indifferenti allo stato attuale in cui si trova la tomba dei Fontanot. Scritte purtroppo totalmente illeggibili e alcuni segni di cedimento della struttura tombale. In quella tomba, si riportano i nomi di Fontanot Regina, Fonanot Licio, Fontanot Giovanni, Fontanot Maria, Fontanot Enea, Fontanot Armido, Fontanot Vinicio e Fontanot ed ...

Perchè il Ministero dell'Interno pubblica solo il cruscotto giornaliero degli sbarchi?Intanto il FVG diventa centro di espulsione diffuso

Grazie ad un cruscotto statistico giornaliero, a cura del dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione, è disponibile un insieme di numeri aggregati sul fenomeno degli sbarchi. Ma, come, è noto, dalle parti del confine orientale, si è iniziato a parlare di muri, reticolati, barriere diffuse, che potrebbero trovare luogo qualora i pattugliamenti misti non avranno efficacia. Il problema sarebbe dovuto alla fantomatica mini rotta balcanica che anche nella sua punta massima ha solo sfiorato in modo irrisorio la nostra regione che ha sul totale nazionale solo un 3% di migranti e in base alla popolazione residente l'incidenza è da 0,. Il problema c'è, sicuramente, ma stiamo parlando di dimensioni irrisorie rispetto alla complessità del fenomeno immigratorio.
Quindi stiamo parlando del niente. Un niente che ha visto trasformare il FVG in un centro di espulsione diffuso. Dall'accoglienza diffusa, all'espulsione diffusa. Passando dal CPR di Gradisca pronto a partire,  alla riduzione di fondi a chi si occupa d'accoglienza, passando dall'accordo di 5 milioni di euro messi a disposizione a favore della Regione che avrà il compito di intercettare gli stranieri da sostenere e accompagnare nel percorso di ritorno nel loro Paese di origine alla possibilità di procedure accelerate per la determinazione della protezione internazionale in frontiera, previste nel caso in cui un richiedente presenti la domanda di protezione direttamente alla frontiera o nelle zone di transito, dopo essere stato fermato per aver eluso o tentato di eludere i relativi controlli. In tali casi, la procedura potrà essere svolta direttamente alla frontiera o nelle zone di transito. Il tutto mentre dalle parti del confine orientale si rivaluta il sistema Dublino, perchè così facendo, i richiedenti asilo potranno essere allontanati con maggior facilità verso l'est, visto che sicuramente il FVG non sarà per la maggioranza di costoro il primo paese d'accoglienza. Insomma, perchè dalle parti del ministero non pubblicano i dati del cruscotto giornaliero aggiornati anche alla situazione del confine orientale? Forse perchè i dati nel loro insieme dimostrano che il fenomeno immigratorio in corso da questa parte d'Italia è praticamente inconsistente?

mb

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