Dove c'erano in casoni del popolo oggi c'è il nulla

Immagine
  Dalle parti di Staranzano un tempo esistevano dei casoni, Casoni Quarantia, ne avevo scritto già in passato , oggi praticamente il nulla. Una vicenda durata decenni dove si è passati alla situazione di oggi, dove si possono intravedere ancora degli scheletri di qualche casone demolito, qualche barca abbandonata, qualche pontile e scalinata conquistata dalla vegetazione e il silenzio, dominante. Questa è stata forse una delle poche situazioni dove la causa ambientalista ha prevalso. Anche se degli interrogativi restano e si capirà nel tempo quale sia stato il vero scopo di tutto ciò, se restituire l'area alla natura, se sottrarla all'utilizzo di chi aveva i casoni per i posti barca, o chissà ancora. Area che era curata dai casoneri e che con il giusto supporto avrebbero potuto migliorare anche l'estetica e rendere maggiormente compatibile con la natura le architetture liquidate come abusive. Una vicenda che ha diviso il territorio, e che rimarrà oramai nei ricordi di ciò c...

L'Egitto, sui diritti umani, se la canta, balla e suona da solo, con una piattaforma trilingue



Il profilo social su Twitter, Verità per Giulio, si accorge di questa ennesima perla egiziana. In arabo, inglese e francese, il SIS (State Information Service) ha lanciato una piattaforma elettronica per un database locale, regionale e internazionale , esaustivo, a detta loro, su tutte le questioni relative sui "diritti umani".  E si potrebbe pensare, vuoi vedere che forse l'Egitto sui diritti umani inizia a fare qualche passo concreto? Certo, poi vedi come si stanno comportando sul caso di Giulio, oltre tre anni di comportamenti meschini da parte del regime dittatoriale, e senti puzza di bruciato. Ma i nodi vengono subito al pettine. Lo scrivono loro. Nel comunicato ufficiale. Spiegano il perchè di questa piattaforma trilingue. "Lo scopo di questa piattaforma, che viene aggiornata quotidianamente, è stabilire le informazioni corrette sui diritti umani (...) per contrastare la falsificazione di fatti per obiettivi politici che avvengono sotto l'ombrello di" slogan sui diritti umani ". 
 

Dunque, visto che nel mondo c'è chi denuncia che in Egitto i diritti umani sono pressoché inesistenti, la colpa non è tanto del regime, ma di chi denuncia che i diritti umani vengono violati sistematicamente, dai minori fino ai più anziani, con la scusante dell'ossessione del terrorismo, in un Paese che ha militarizzato ogni dimensione con lo stato di sicurezza prorogato ad oltranza.


Slogan, strumentalizzazioni, concetti già sentiti anche dalle nostre parti sulla questione della rimozione dello striscione di Giulio Regeni. Dunque sarà solo l'Egitto l'unica fonte attendibile sullo stato dei diritti umani in Egitto e la nuova piattaforma è stata nominata "Studies in Human Rights", con lo stesso nome del periodico accademico trimestrale pubblicato da SIS e che si occupa di diffondere la cultura dei diritti umani.

Insomma, se la cantano, suonano e ballano da soli, in Egitto, sui diritti umani. Il bello, si fa per dire, è che in questa piattaforma emergeranno,i testi originali e tradotti di documenti internazionali, regionali e locali, tra cui le convenzioni internazionali fondamentali sui diritti umani cui l'Egitto ha aderito; come il Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (ICESCR), la Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (ICERD), la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW), la Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e membri delle loro famiglie (ICRMW), la Convenzione per la protezione delle persone con disabilità (CRPD), le quattro Convenzioni di Ginevra e i protocolli aggiuntivi, la Convenzione sull'abolizione della schiavitù e altre convenzioni sui diritti umani. Si richiameranno la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Dichiarazione del Cairo sui diritti umani nell'Islam e il Documento sulla Fraternità Umana per la Pace e la Vita Mondiali insieme ratificato dal Grande Imam di Al-Azhar, dallo sceicco Ahmed el-Tayeb e dal Papa del Vaticano Francesco l'anno scorso .

Ma quanto sono applicate tutte queste bellissime carte in Egitto? Giulio Regeni, dice niente? Sequestrato il 25 gennaio del 2016 all'uscita di una metro al Cairo, sparito nel nulla, torturato dagli apparati di sicurezza egiziani, come facevano le SS, e abbandonato, dopo essere stato ammazzato, in una strada pubblica dove verrà ritrovato il 3 febbraio 2016?  Come se si trattasse di un oggetto abbandonato?  E tutti i depistaggi, le calunnie, le infamie che ne sono conseguiti? Tutto questo, a quale convenzione dei diritti umani che in Egitto verrà richiamata nella loro mitica piattaforma trilingue ha fatto riferimento? Vorremmo saperlo, perchè al momento ci sfugge.

mb

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Quale la città più bella tra Udine e Trieste?