Il mondo gattopardiano dopo il coronavirus

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C'è stato un tempo sconvolgente che sembrava non finire più. Sembrava che il mondo perduto non sarebbe più potuto tornare. Sembrava tutto. E invece, non è cambiato niente. Dopo settimane di bombardamenti mediatici ai limiti del terrorismo psicologico su come ci si dovesse comportare per evitare di essere contagiati dal cornoavirus e non incorrere nella covid19, sembraba impensabile pensare che il post coronavirus, potesse essere come il prima. Nulla sarà come prima, si diceva. Ci sarà un prima coronavirus, un dopo coronavirus. Si ripeteva.  La stretta di mano sembrava essere destinata all'estinzione, gli abbracci, essere ridotti al minimo, il baciarsi sulla guancia, due, tre volte, all'italiana, a rischio estinzione come i dinosauri, e che dire della distanza di sicurezza sociale di almeno un metro? Si temeva che questo potesse essere il modo tipico delle relazioni "aosciali".  Si pensava che potesse derivarne l'Italia dei balconi di D'Annunzio e Mussol...

FVG saranno 30 i km di barriere diffuse che divideranno Italia e Slovenia






Nessun muro di 232 km, perchè impraticabile, ma una barriera diffusa che prenderà il posto dell'accoglienza diffusa che ha interessato decine di Comuni del FVG, sì. In una regione che tra misure di accompagnamento, e CPR sta diventando un centro allargato di espulsione. 30 km di barriere diffuse, nelle zone ritenute più sensibili, che separeranno Italia e Slovenia, due Paesi facenti parte dell'area Schengen, è quanto si apprende da un comunicato sul sito della Regione FVG. Ipotesi che troverà piede solo se verranno ritenute non efficaci le altre vie di "militarizzazione" avviate sui confini. Queste barriere sono una realtà che potrebbero trovare concretezza in una regione ossessionata dal problema immigrazione, pur avendo una incidenza rispetto alla popolazione residente da 0, e pur essendo sfiorata in modo minimale dalla mini rotta balcanica che dalla Bosnia preme verso il centro Europa. Quindi, possono stare tranquilli, al momento, quelli che temevano di dover fare file per andare a giocare al Casinò in Slovenia o mangiare pesce in Croazia. Il tutto mentre Slovenia e Croazia continuano a rimanere separate in diversi punti, con il benestare europeo, dal filo spinato anti migranti. Quello che si deve capire è che si inizia così a dividersi in Europa. Pezzetto dopo pezzetto e quella dei migranti rischia di essere solo un pretesto per compromettere il disegno dell'Europa unita e favorire il risorgere del nazionalismo.

mb


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