Chiamare ancora oggi Ronchi "dei Legionari" sarebbe come chiamare Latina, Littoria

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Come è risaputo dal 1925, la città di Ronchi di Monfalcone, ha visto mutare il proprio nome in Ronchi dei Legionari, per la precisione il 2 novembre del 1925 con il Regio Decreto firmato da Rocco pubblicato nella G.U n° 283 del 5 dicembre 1925. Quest'anno pertanto ricorrono ben cent'anni da questa ricorrenza dovuta all'omaggio voluto dal fascismo per celebrare la presa di Fiume da parte di D'Annunzio che partì casualmente da Ronchi dopo aver dormito per qualche ora in una dimora nella vecchia via di Trieste. E come è ben risaputo nessun cittadino di Ronchi partecipò a quell’atto eversivo che ha subito la città di Fiume per 500 giorni con tutte le conseguenze che ne derivarono per i fiumani che nel 1924 scivolarono anche grazie a quel fatto storico e politico sotto il fascismo. Continuare a chiamare Ronchi "dei Legionari" come se appartenesse a chi mai ha appartenuto nel corso della sua storia, minandosi pertanto ogni identità storica del territorio, sarebbe co...

Capitale europea della cultura 2025 sarà "duello" tra Gorizia/Nova Gorica e quattro città istriane?



La Slovenia si troverà probabilmente a candidare cinque città per la capitale della cultura Europa 2025, ma non per fare insieme e sistema, ma per fare concorrenza. Perchè da un lato ci saranno Gorizia e Nova Gorica, che cercheranno di camminare insieme, tra Italia e Slovenia, in questo progetto europeo che fino al 2022 vede come città capitali europee Fiume e Galway, Timisoara, Elefsina e Novi Sad, Kaunas ed Esch. Ed è notizia ora, da Radiocapodistria, che i "sindaci dei quattro comuni costieri, Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano, hanno firmato una dichiarazione di intenti riguardo la candidatura comune a Capitale europea della Cultura per l'anno 2025. Le quattro città dell'Istria slovena si candidano con la denominazione "Piran-Pirano 4 Istria 2025".
Città dove è presente la minoranza autoctona italiana, e dove si cercherà una collaborazione trilaterale, tra Italia, Slovenia e Croazia.
Insomma, sarà un duello bello "tosto" e per molti forse incomprensibile, per aspirare ad un titolo che nel corso del tempo a dirla tutta vede sfumare il proprio senso e importanza ma per realtà periferiche come quelle di Gorizia e Nova Gorica, potrebbe essere sicuramente una fonte di rilancio importante, per le città istriane slovene, sarebbe, invece, un plus, non essenziale, verso un territorio già di suo vitale. Vedremo quali saranno i progetti, e chissà che magari da questa situazione non nasca fuori un ponte che parta da Gorizia e arrivi alla punta di Pirano, anche se a dirla tutta ultimamente vanno di moda più i muri che i ponti.
 
mb


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