La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

Immagine
In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Trieste conquistata dai venti dell'Est.Dai muri dell'Ungheria, dal filo spinato sloveno, alla via della Seta


Da Est non arrivano più venti "rivoluzionari" ma controrivoluzionari per usare un linguaggio di una volta. Caduto il muro di Berlino, è finita, nel bene o nel male, l'epoca del mondo diviso in due blocchi. Vi è stata una omologazione verso il vincitore di quella battaglia, di quella guerra, il capitalismo. Il comunismo è stato sconfitto. Certo, c'è ad esempio il caso cinese, che non si capisce cosa sia, tutto è certamente che un sistema democratico. Non che la democrazia per come funziona sia il top del top, ma sicuramente ritornare ai venti dei regimi non è proprio cosa consigliabile. Vedi cosa accade in paesi come l'Egitto, o in Ungheria. Quell'Ungheria che ora stringe accordi con Trieste. Magari giocando sull'immagine di quella retorica della Mitteleuropa che significa tutto e anche niente. Trieste conquistata dai muri ungheresi, oltre che dai capitali ungheresi, conquistata dai filo spinato sloveno, made in Polonia, e dalla via della Seta di un regime comunista che sta cercando di aprirsi al mondo "occidentale" a modo suo ma dove i diritti umani sono ancora oggi un gran problema. Certo, gli affari sono affari. Se si dovesse guardare all'etica e alla morale, probabilmente non dovremmo fare affari con nessuno, neanche con noi stessi, visto che siamo sicuramente un Paese meraviglioso, forse il più bello del mondo, ma anche la terra delle mafie e della corruzione. Non siamo nelle condizioni di poter dare lezioni morali ad altri Paesi su questo tema, sicuramente, però, siamo nelle condizioni di poter dire quello che sta succedendo. Trieste è conquistata da venti dell'Est. Quelli che oggi esprimono nazionalismo, confini e frontiere. Non  idea di fratellanza, uguaglianza e libertà. E non è un caso che si voglia mettere in piazza della Borsa una statua dedicata a D'Annunzio. Nel centenario dell'occupazione di una città oggi croata. Fiume. Per celebrare quel fatto. Perchè simbolo di nazionalismo, quel nazionalismo che ammalia Trieste, conquista Trieste, a partire dagli affari, appunto.
mb

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Quale la città più bella tra Udine e Trieste?