Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

Nuovo salto di qualità per l'Egitto. Invitato al G20

Nuovo salto di qualità per il regime egiziano. Dal parlare di diritti umani al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, al primo vertice della storia arabo-europeo ospitato nella terra delle piramidi, dalla Coppa delle Nazioni Africane ospitata in Egitto, alla guida dell'Unione Africana, per non parlare di tutti i consensi ottenuti dalle principali democrazie occidentali, dagli USA, alla Germania, dalla Francia all'Italia all'Inghilterra, all'Unione Europea. E ora è il momento del G20. Si troverà accanto: USA, Regno Unito, Cina, Russia, Giappone, Francia, Italia, Germania, Brasile, Argentina, Sud Africa, Corea del Sud, Messico, India, Indonesia, Arabia Saudita, Turchia, Canada, Australia e Unione Europea. L'Egitto non fa parte del G20 ma viene invitato a parteciparvi vista la presidenza egiziana dell'Unione Africana.  Che dire? A quanto pare le dittature e i regimi in questo mondo continuano a ricevere consenso e poi tutti però a pulirsi le mani con la carta dei diritti umani che in quel momento diventerà carta straccia. Certo, se si va a guardare l'elenco di tutti i Paesi del G20 effettivamente in materia di diritti umani c'è poco di cui rallegrarsi, l'Egitto sarà in buona compagnia di Paesi come l'Arabia, la Cina, la Russia, gli USA, la Turchia, il Brasile, ecc, ecc...

mb

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