Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

L'Egitto al Consiglio per i diritti umani:"il diritto alla vita è sacro" e" diritti umani centrali". Anche gli asini volano

Semplicemente incredibile quello che è stato dichiarato dal ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry per conto dell'Egitto alla 40a sessione del Consiglio per i diritti umani tenutosi a Ginevra, in Svizzera. Ha sottolineato, come viene riportato che "i diritti umani sono indivisibili e sono sormontati dal diritto alla vita - il diritto più sacro e una pietra angolare per tutti gli altri diritti - un diritto che sta attualmente affrontando un feroce attacco a causa della diffusione della minaccia del terrorismo in tutto il mondo, sotto le spoglie delle religioni. Shoukry ha affermato che il Consiglio dei diritti umani svolge un ruolo fondamentale nell'elevare i diritti umani sulla scena internazionale, osservando che l'Egitto presta molta attenzione a seguire iniziative volte a rafforzare il lavoro del Consiglio. Ha sottolineato che tutti i paesi cercano di raggiungere i loro obiettivi nazionali nel campo dei diritti umani. Ed ancora ha rimarcato che "i passi positivi compiuti dallo stato egiziano internamente nel campo dei diritti umani, derivanti dalla sua fede nella centralità di questi diritti e che sono un elemento importante del strategia nazionale per lo sviluppo". Che dire? Che probabilmente Giulio Regeni non è stato ammazzato in Egitto, che le persone LGBT+ non vengono perseguitate in Egitto, che gli attivisti dei diritti umani non vengono considerati come terroristi in Egitto, che le torture anche contro i minori non vengono effettuate in Egitto, che la pena di morte non viene applicata in Egitto, no. E forse non viviamo neanche sul pianeta Terra, ma su qualche altro pianeta. D'altronde, anche gli asini volano, o no? Ma qui da ironizzare vi è ben poco, perchè la situazione è semplicemente sconcertante. Terribile.

mb
 

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