Dopo Udine ora sarà per la prima volta il momento di Trieste. Città chiamata ad ospitare il Pride 2019 che la comunità LGBTQIA+ (lesbica, gay, bisessuale, transgender, queer, intersex, asessuale), ha promosso in questa città. La diversità una cosa meravigliosa, forse l'unico aspetto che ci rende umani, diversi, ma uguali nella diversità, per quei diritti che ad oggi sono effettivamente un miraggio per una infinità di cittadini e cittadine. Discriminate e discriminati solo per la ragione di essere gay, lesbica, bisessuale, intersex,trans, queer, asessuale. Il tutto in un contesto sociale difficile, dove ritornano rigurgiti razzisti, omofobi, fascisti, che vorrebbero trasportarci in un infelice viaggio nel tempo, un ritorno al passato, perchè il futuro è incompatibile con chi vuole un mondo fatto di discriminazioni. Il FVG è stata una regione di importanti conquiste in materia, e non a caso è finita sotto attacco, come l’uscita della Regione FVG e del Comune di Udine della Rete Re.a.dy come l'aggredire il progetto “A scuola per conoscerci”. Non sarà solo una parata tipicamente colorata e festosa e di socializzazione, ma anche di chiare rivendicazioni politiche, che accompagneranno il FVGPride in un percorso che ultimerà l'8giugno 2019 con una Trieste senza più nubi, ma conquistata da migliaia di arcobaleno.
Il Manifesto
Matrimonio egualitario-Che lo Stato italiano introduca una legge che estenda il matrimonio civile anche alle coppie dello stesso sesso. Adozione- Che lo Stato italiano garantisca l’adozione di minori anche da parte di
persone singole e di coppie dello stesso sesso. Che lo Stato italiano
altresì riconosca legalmente la figura del cogenitore, attraverso
l’adozione interna alle coppie di persone dello stesso sesso.Legge contro l’omo-lesbo-bi-transfobia- Che lo Stato italiano riconosca un’aggravante per i reati fondati
sull’omo-lesbo-bi-transfobia, e che l’incitamento all’odio contro le
persone LGBTQIA+ sia perseguito e punito al pari dell’odio razziale. Autodeterminazione delle persone transgender e intersessuali-Che lo Stato promuova il riconoscimento del diritto di
autodeterminazione delle persone transgender e intersessuali, slegando
l’aggiornamento dei dati anagrafici dalla decisione di sottoporsi ad
interventi chirurgici demolitivi-ricostruttivi, agevolando sia chi
intende comunque sottoporvisi che chi non volesse o potesse subirli. Che
lo Stato preveda anche la possibilità di specificare un genere non
binario nei documenti ufficiali. Rispetto della laicità dello Stato- Che lo Stato italiano garantisca la laicità affinché nessuna confessione
religiosa possa imporre un modello comportamentale che giustifichi
pratiche sociali discriminatorie. Rispetto del bi-multilinguismo in regione-Che si rispetti appieno il bilinguismo e il multilinguismo nelle zone
dove previsto dalla Legge Costituzionale n. 1 del 31 gennaio 1963, dalla
Legge n. 482 del 15 dicembre 1999, dalla Legge n. 38 del 23 febbraio
2001 e da tutti gli altri trattati e convenzioni internazionali.Applicazione della legge N. 76/2016-Che tutte le amministrazioni comunali rispettino la legge sulla
regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e
disciplina delle convivenze attenendosi specialmente al comma 20 che
garantisce le stesse dignità tra unioni civili e matrimoni.Trascrizione matrimoni contratti all’estero-Che i matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero
siano trascritti come tali (e non trasformati in Unione Civile) nello
Stato Civile dei nostri Comuni, riconoscendoli pertanto come primo passo
verso l’accesso egualitario all’istituto del matrimonio anche nel
nostro Paese. Prevenzione della discriminazione-Che ai dipendenti pubblici sia offerta la formazione necessaria per
trattare con rispetto e professionalità * cittadin* LGBTQIA+, al fine di
prevenire trattamenti discriminatori nelle Pubbliche Amministrazioni.Regolamentazione della prostituzione-Basandoci sul principio di autodeterminazione delle persone, chiediamo
che lo Stato italiano regolamenti il lavoro sessuale al fine di tutelare
la situazione lavorativa de* sex-worker garantendo così i loro diritti e
la loro dignità in quanto lavorat*ri*.Tratta di persone-Che lo stato fornisca formazione e aiuto a chiunque voglia uscire dalla tratta.Rete RE.A.DY-Che la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Udine e il Comune di
Trieste tornino ad aderire alla Rete RE.A.DY per lo scambio di buone
pratiche nella lotta alle discriminazioni. Che vi aderiscano i Comuni
della regione che non avessero ancora deciso di farlo.Garanzia dei diritti LGBTQIA+ in ambito penitenziario- Che si garantisca il benessere psico-fisico anche de* carcerat*
LGBTQIA+, favorendo iniziative di informazione e sensibilizzazione per
dipendenti e carcerat* per prevenire situazioni discriminatorie,
attivando campagne informative sulle MST e applicando piani attuativi di
prevenzione della violenza con radice omo-bi-transfobica.Centro MST/IST di riferimento regionale-Che si crei un coordinamento regionale dei reparti MST/IST con il
proposito di offrire un servizio più efficiente e realizzare la
prevenzione in modo strategico; che la Regione Friuli Venezia Giulia
conceda al Centro di Malattie Sessualmente Trasmissibili di Gorizia il
riconoscimento come Centro di Riferimento Regionale, alla luce della sua
eccellenza e dell’esperienza maturata nel trattamento e prevenzione
delle infezioni sessualmente trasmissibili.Campagne di prevenzione IST-Che siano create, attivate e coordinate nuove campagne pubbliche di
informazione sulle infezioni da HIV e sulle infezioni a trasmissione
sessuale in generale, e che sia promosso su larga scala il preservativo
come strumento di prevenzione contro le IST; che si organizzino
iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolte al personale
medico e paramedico sul rapporto medico-paziente, qualora si trovassero
davanti persone LGBTQIA+.Ampliamento dei servizi di prevenzione IST- Che sia esteso il regime di anonimato e gratuità dei test per le IST più
comuni come gonorrea, epatiti e sifilide, e che il servizio sia offerto
con maggiore visibilità; che sia promosso il test rapido per HIV,
attraverso iniziative di informazione, prevenzione, e che sia offerto
attivamente il test HIV community-based in luoghi non convenzionali in
ottica CBvCT (Community-Based voluntary Counselling and Testing) e
secondo il protocollo HIV CoBATEST a popolazioni maggiormente esposte
all’HIV (MSM - Maschi che fanno sesso con Maschi, IDU - chi usa droghe
iniettabili e Migranti). Inoltre si chiede l’ampliamento della gratuità
del vaccino dell’HPV. Proibizione delle “terapie riparative”- Che vengano vietate ufficialmente le cosiddette “terapie di conversione o
riparative” che pretendono di correggere nelle persone LGBTQIA+ la
differenza dalla norma cis-eterosessuale.Depatologizzazione della transessualità- Che sia portata a compimento la depatologizzazione della transessualità. Depatologizzazione dell’intersessualità- Che lo Stato italiano depatologizzi le varianti di caratteristiche
sessuali all’interno di linee guida mediche e protocolli. Che lo Stato
italiano altresì combatta le medicalizzazioni volte a
“normalizzare” come la chirurgia genitale o altri trattamenti
psicologici, favorendo così l’autodeterminazione delle persone
intersessuali. Interventi sull’intersessualità-Che siano proibiti gli interventi chirurgici e farmacologici di
riassegnazione di genere su persone nate con caratteri sessuali che non
rientrano nelle tipiche nozioni binarie del corpo maschile o femminile
senza il previo consenso della persona interessata o su persone minori.Garanzie interruzione di gravidanza e cure riproduttive-Che siano potenziati i consultori del territorio per garantire l’accesso
alle cure e all’interruzione di gravidanza, assicurando quella libertà
di scelta che è costantemente ostacolata dall’altissima percentuale di
medici obiettori.Modifica legge N. 40/200- Che sia modificata la legge n. 40/2004 allo scopo di consentire
l’accesso alla procreazione medicalmente assistita a single e coppie,
anche dello stesso sesso.Garanzie per i richiedenti asilo- Che si garantisca l’erogazione sul territorio dei servizi speciali di
accoglienza per i richiedenti la protezione internazionale portatori di
esigenze particolari, previsti previste dalle apposite normative
nazionali ed europee anche per le persone LGBTQIA+ perseguitate nel loro
paese d’origine a causa del loro orientamento sessuale o della loro
identità di genere. Che non vengano tagliati i fondi destinati
all’accoglienza, che sia garantito alle ONG di poter prestare la loro
opera nelle diverse fasi del processo di accoglienza; che non venga
abolito il modello dell’accoglienza diffusa, un modello dimostratosi
virtuoso per l’integrazione e copiato in molte città. Che non vengano
istituiti i CPR, che sono una forma di detenzione illegale.Garanzia di diritti per le persone anziane LGBTQIA+ Che siano avviate all’interno delle case di cura o strutture protette
per anzian* campagne d’informazione e formazione mirate alle
problematiche della terza età LGBTQIA+, allo scopo di prevenire
situazioni di discriminazione.Garanzia di diritti per le persone LGBTQIA+ diversamente abili-Che sia garantita l’educazione all’affettività all’interno di centri e
strutture protette anche per persone LGBTQIA+ diversamente abili e che
siano avviate campagne d’informazione e formazione mirate a prevenire
situazioni di discriminazione, sia all’interno di dette strutture, sia
più ampiamente nella società.Rifugio LGBTQIA-Che si crei in Regione una casa di accoglienza temporanea per persone LGBTQIA+ vittime di maltrattamenti in famiglia.Formazione scolastica- Che nei piani dell’offerta formativa delle scuole pubbliche sia
garantita una vera educazione all’affettività e alla sessualità, così
come alle differenze, attuata di concerto con i soggetti competenti,
adeguata all’età de*l* studenti, che coinvolga anche le famiglie,
improntata sui principi democratici del rispetto e dell’accoglienza di
ogni diversità. Prevenzione del bullismo omo-lesbo-bi-transfobico in ambiente scolastico-Che il personale delle scuole pubbliche accolga e valorizzi tutte le
esperienze familiari di provenienza de*l* alunn* e che al corpo docente e
amministrativo delle scuole sia offerta la formazione necessaria per
trattare con rispetto l* studenti LGBTQIA+. Identità Alias per le persone transgende-Le pubbliche amministrazioni (es. Università, Uffici Pubblici, ecc)
adottino l’identità alias, permettendo a studenti, docenti e dipendenti
transgender di usare il nome scelto anche prima della rettifica
dell’identità anagrafica.Assistenza sessuale alle persone con disabilità-Che venga garantita l’assistenza sessuale alle persone con disabilità.Libertà di scelta riguardo il cognome-Che sia garantita la libertà di scegliere quale cognome dare a* figli*. Difesa dell’autonomia delle donne-No agli attacchi all’autodeterminazione delle donne, no ad interventi
legislativi per rendere più difficile e oneroso il divorzio e leggi che
rendono l’affidamento de* figli* delle coppie separate più difficile e
traumatico per motivi ideologici. La nostra lotta è la lotta antifascista e contro ogni discriminazione
cui ogni amante della giustizia, libertà e dello Stato di diritto deve
aderire, questo non è il momento di rimanere spettatori passivi del
furto di diritti.
mb
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